Una telecamera inchioda Cutrone, labiale offensivo: “Ca**o di balbuziente di m**da”. Poi le scuse
Empoli e Cagliari si sono divise le posta in palio in una partita molto importante per la lotta salvezza. Al Castellani le squadre di Aurelio Andreazzoli e di Walter Mazzarri hanno dato vita ad un bel duello, fatto di intensità e di grande spirito per tutto l'arco dei 90′, ma nessuno è riuscito a portarsi a casa l'intera posta in palio.
Alla rete toscana di Andrea Pinamonti ha riposto quella di Leonardo Pavoletti per i sardi, che con la marcatura di oggi è diventato il settimo bomber all-time della storia del Cagliari. Un punto che muove la classifica di entrambe, con gli empolesi che hanno un margine più ampio rispetto ai sardi sulla zona pericolosa. La gara aveva già vissuto una vicenda singolare, con l'infortunio dell'arbitro Federico Dionisi nella prima frazione: al suo posto è subentrato il Quarto Uomo, Valerio Marini.
Oltre agli episodi prettamente calcistici si è verificato una situazione poco piacevole, che le telecamere sono riuscite a inquadrare: Patrick Cutrone poco dopo la sua uscita dal campo si è accomodato in panchina e sugli sviluppi di un'azione in cui il pallone arriva ad Alessio Cragno, portiere dei sardi, parlando con i compagni dice una frase non proprio rispettosa: "Ca**o di balbuziente di m**da".
L'attaccante dell'Empoli viene inquadrato pochi secondi dopo un'uscita del portiere avversario e pronuncia quelle parole che non rispecchiano affatto i valori che la squadra toscana porta avanti da sempre con grande passione e lavoro: la scena viene beccata dalle telecamere ed diventa subito argomento di discussione sui social, dove hanno individuato nel portiere del Cagliari il destinatario dell'offesa.
Secondo quanto appreso da Fanpage.it, dopo la partita lo stesso Cutrone si è attivato in prima persona per rimediare all'accaduto e scusarsi con Cragno. Tra i due calciatori c'è stato subito un chiarimento accolto con piacere dal portiere del Cagliari, che ha minimizzato quanto successo. Cose di campo, per quanto spiacevoli, che in campo finiscono.