Un tifoso del PSG usa una tattica mai vista durante i rigori col Liverpool: nessuno fa nulla

‘L'uomo col megafono' è una canzone di Daniele Silvestri, portata a Sanremo nel 1995 dal 56enne cantautore romano. Da allora sono passati 30 anni e la Champions League martedì sera ha riproposto la versione aggiornata della vicenda, stavolta non un potente messaggio politico, com'era il brano di Silvestri, ma meno ambiziosamente un tizio con un megafono vero, e non metaforico, che urlava di tutto – da pochi passi dietro la porta – durante la sequenza dei rigori che ha deciso l'ottavo di finale tra Liverpool e PSG. Una tattica di distrazione e condizionamento mai vista prima, che può avere contribuito al fallimento dei Reds, visto che Alisson non è riuscito a parare nessuno dei quattro penalty dei parigini, mentre Darwin Nunez e Curtis Jones hanno fallito i loro tentativi, finiti sui guantoni di Donnarumma.
Il tifoso col megafono urla come se non ci fosse un domani durante i rigori di Liverpool-PSG
Il tifoso del PSG è stato inquadrato più volte dalle telecamere mentre era in azione, dandosi da fare a squarciagola per entrare nelle orecchie di Alisson e dei calciatori del Liverpool all'atto conclusivo della sfida di Champions. La vicenda è stata resa ancora più particolare dal fatto che si potevano vedere gli steward posizionati alle spalle della porta che indossavano le cuffie anti rumore, senza che peraltro nessuno eccepisse sull'uso del megafono o facesse alcunché per impedirlo.

Chi non l'ha presa bene sono stati i tifosi del Liverpool, che sui social si sono scatenati chiedendosi "come fosse stato permesso a quel tizio con il megafono di fare quello che stava facendo durante i rigori", sollevando in primis la questione su "come fosse stato possibile entrare allo stadio col megafono senza che glielo confiscassero".
Anche la sorte ci si è messa nel remare contro i Reds, visto che il lancio della monetina prima dei rigori ha fatto sì che fossero calciati non sotto la Kop, cuore pulsante del tifo di casa, ma sotto la curva opposta, nella circostanza adibita a settore ospiti pieno di tifosi del PSG.
Fatto sta che alla fine tutto quello che poteva andare male per il Liverpool lo ha fatto, incluso il fatto che sono stati i parigini a iniziare a tirare, un fattore che statisticamente costituisce un vantaggio, come evidentemente sapeva bene Hakimi, capitano del PSG che ha vinto il sorteggio e ha scelto appunto di calciare per primi.