Un terzino in porta, in dieci per tutto il match: finisce la favola delle Comore in Coppa d’Africa
La favola delle Isole Comore in Coppa d'Africa si chiude agli ottavi di finale con la sconfitta per 2-1 contro i padroni di casa del Camerun. La nazionale isolana, alla prima storica partecipazione alla competizione continentale, aveva già sorpreso tutti con l'inaspettato successo contro il Ghana nella fase a gironi che gli ha permesso di qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta del torneo dove si è trovata davanti una montagna insormontabile da scalare. Oltre alla forza dell'avversario infatti le Comore, nell'incontro che li vedeva contrapposti alla forte compagine camerunense, hanno dovuto fare i conti con una serie impressionante di difficoltà aggiuntive che hanno reso l'impresa di qualificarsi ai quarti praticamente impossibile.
Si inizia con il difficoltoso arrivo allo stadio d'Olembé di Yaoundé con i calciatori delle Comore costretti a cambiarsi sull'autobus lasciato senza scorta nel traffico cittadino della capitale camerunense e bloccato per ore dai supporters di casa. Si prosegue poi con i 12 casi di positività al coronavirus che hanno di fatto dimezzato la rosa a disposizione per questo incontro e con la novità assoluta per quanto riguarda la porta dato che, a causa dell'indisponibilità di tutti e tre i portieri in rosa (due positivi al Covid e uno gravemente infortunato alla spalla), gli isolani si sono presentati in campo con il terzino Chaker Alhadhur tra i pali che si rivelerà poi grande protagonista dell'incontro con alcune parate spettacolari (seppur ha qualche responsabilità nel primo gol siglato dal Camerun con Ekambi) che hanno tenuto a galla i suoi. Come se non bastasse al settimo minuto di gioco la nazionale del ct Zerdouk resta anche in dieci uomini per l'espulsione di Abdou per un durissimo intervento nei confronti di un avversario che l'arbitro, dopo esser stato richiamato al monitor dal Var, ha dovuto sanzionare con il rosso diretto.
Nonostante ciò le Comore non si abbattono e giocano un match alla pari con i più blasonati camerunensi. Neanche la rete dell'1-0 stronca l'entusiasmo della squadre ospite che continua ad attaccare chiamando il futuro interista Onana a diversi interventi provvidenziali per evitare la rete del clamoroso pareggio. Il Camerun vuole chiudere i giochi ma il terzino/portiere Alhadhur si supera in diverse occasioni mantenendo i suoi ad un solo gol di svantaggio fino al 70′ quando Aboubakar lanciato a rete dal veronese Hongla sigla il raddoppio.
Neanche questo però spegne l'encomiabile spirito della nazionale delle Isole Comore che prima centra il palo con Mohamed, poi va vicinissima alla rete con El Fardou Ben (negata solo da un altro grande intervento di Onana) e infine riapre incredibilmente il match con la splendida rete su calcio di punizione di Youssouf M'Changama. Nel finale però il Camerun, approfittando della stanchezza degli avversari, riesce a congelare il possesso palla e portare a casa il match non prima però che il grande protagonista dell'incontro, il terzino/portiere Alhadhur, mettesse a segno un'altra grande parata per negare il gol di un 3-1 che sarebbe stato un risultato troppo severo per chiudere quella che è comunque la più bella favola di questa Coppa d'Africa 2022. Uno spettacolo quello offerto in campo dalle Isole Comore celebrato da tutti. Indegno invece quello offerto fuori dallo stadio dove si sono verificati incidenti (con diversi feriti) nel momento in cui le autorità, a partita in corso, avevano dato il via libera all'ingresso per assistere il match anche a chi non aveva il biglietto e la certificazione di negatività al Covid.