Un tatuaggio legherà Spalletti e il Napoli per sempre: non c’è solo lo Scudetto
Lo scudetto tatuato sul braccio sinistro, quello del cuore. Luciano Spalletti ha voluto che il titolo vinto a Napoli (il primo della sua carriera in Serie A, il 3° degli azzurri 33 anni dopo Diego Maradona) e lo stemma della società azzurra divenissero un ricordo indelebile. Qualcosa che ti resta sotto pelle. Qualcosa che quando lo guardi e ci passi le dita sopra ti riporta indietro nel tempo in un battito di ciglia. Qualcosa da raccontare e di cui andare fiero. Qualcosa che ti fa battere il cuore a mille anche quando tutto sarà finito e tanta acqua sarà già passata sotto i ponti. Qualcosa per restare nella storia.
Che resti o meno in azzurro (anche se le possibilità di rivederlo ancora in panchina sono davvero ridotte al lumicino), il tecnico toscano non s'è disunito nel solco di quel "tutto per lei" e "sarò con te… e tu non devi mollare" che hanno scandito l'esperienza di questa stagione, iniziata tra la diffidenza di buona parte dei tifosi e conclusa in maniera trionfale.
Scudetto vinto con largo anticipo e con un vantaggio tale da stracciare la concorrenza. I numeri e il gioco mostrato non mentono. Sono lì, a testimonianza tangibile, a futura memoria. Quarti di finale di Champions storici e qualificazione in semifinale solo sfiorata contro il Milan per un doppio confronto giocato senza attaccanti (Osimhen fu presente solo nel ritorno e non al top) e con l'amarezza per alcune decisioni arbitrali molto discutibili.
A vergare la pelle dell'allenatore toscano è stato Valentino Russo che sul suo profilo Instagram ha condiviso l'immagine a opera finita (sul braccio destro Spalletti ha voluto anche i nomi dei 3 figli). C'è il ‘mister' che sorride e indica, soddisfatto, quella combo eccezionale che ha un dettaglio tutt'altro che trascurabile: ovunque andrà ad allenare lontano da Napoli, lo farà portando con sé anche il simbolo del club oltre alla coccarda tricolore. A differenza di Stefano Pioli del Milan che sul suo braccio volle disegnato solo lo scudetto.
"Per me essere partito dal nulla ed essere chiamato da @lucianospalletti è stata una grande soddisfazione – scrive nel post a corredo -, ma non perché si è tatuato attenzione.! Ma perché è il primo tatuaggio della sua vita, è un tatuaggio dedicato alla vittoria del Napoli dopo 33 anni, un evento che rimarrà per sempre indelebile!".
Indimenticabile. Lo sarà anche per lo stesso Russo che dedica a Spalletti anche un pensiero molto delicato: "Ho conosciuto veramente una persona unica.. ha un umiltà incredibile e la sua ironia e inconfondibile.!! Voglio veramente ringraziarti per come mi hai trattato, e per avermi fatto sentire come a casa mia".
Nella galleria delle creazioni del tattoo ci sono anche quelle realizzate anche per alcuni calciatori del Napoli quali Matteo Politano e il capitano, Giovanni Di Lorenzo, oppure per lo argentino della Juventus, Leandro Paredes, e l'attuale attaccante del Galatasaray, Mauro Icardi.