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Un solo tiro in porta per la Juve a Firenze, Vlahovic troppo isolato in attacco: “Fatica a giocare”

Il ritorno a Firenze di Vlahovic non è stato semplicissimo: l’attaccante serbo è parso troppo isolato in attacco e, come in altre gare, ha ricevuto poche palle giocabili.
A cura di Vito Lamorte
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La Juventus ha messo un mattone importante per la qualificazione alla finale di Coppa Italia 2021-2022 grazie alla vittoria in casa della Fiorentina arrivata all'ultimo minuto. Un'autorete di Venuti negli istanti finali del match ha permesso ai bianconeri di vincere al Franchi e di mettersi in una comoda posizione in vista della gara di ritorno.

L'osservato speciale era, chiaramente, Dusan Vlahovic dopo il passaggio in bianconero nella scorsa sessione di mercato: dopo un'infuocata accoglienza nella prima parte di serata, con i deprecabili cori razzisti iniziali a cui sono seguiti fischi e contestazioni, la sfida dell'attaccante serbo ha vissuto di una sola fiammata e poco più. Il numero 7 della Vecchia Signora è stato ben controllato da Milenkovic e a Igor, che hanno cercato sempre di anticiparlo o di portarlo alla giocata verso la sua metà campo: solo in un'occasione l'ex Viola è scappato via e ha provato a battere Terracciano con un pallonetto. Quella è stata l'unica conclusione della Juventus verso la porta avversaria.

Per il resto del match Vlahovic ha fatto a sportellate con i suoi diretti marcatori, ha fatto tanto lavoro sporco e ha cercato spesso di far salire la squadra caricandosi i compagni sulle spalle: il classe 2000 si è mosso su tutto l'arco d'attacco con la solita voglia di contribuire alla manovra offensiva, nonostante non sia sempre accompagnato benissimo.

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Questi i numeri di Vlahovic nella serata del suo ritorno a Firenze: ha giocato 90′ toccando 36 volte il pallone, con il 78% di precisione di passaggi, un solo tiro in porta e una conclusione bloccata dai difensori, 4 dribbling riusciti su altrettanti tentati, 7 contrasti a terra su 11 e 2 duelli aerei vinti su 2.

Ieri sera la Juventus ha patito molto il ritmo della Fiorentina e, come in altre occasioni, ha costruito poche palle giocabili in fase di conclusione per la punta serba: Vlahovic, almeno finora, sembra trovarsi molto più a suo agio quando la squadra bianconera si mette in campo con il tridente e le cose migliori le ha fatte vedere proprio quando è sceso in campo dall'inizio con Morata e Dybala. Le reti segnate da Dusan finora sono state spesso frutto di giocate del singolo e non di azioni offensive ben costruite.

Anche l'ex calciatore della Juventus Alessio Tacchinardi ha commentato la prestazione di Vlahovic negli studi di Mediaset con parole piuttosto chiare sulle modalità con cui il serbo viene servito o partecipa alla manovra offensiva: "È difficile fare valutazioni su Vlahovic perché è tantissime volte spalle alla porta e fa terribilmente fatica a giocare. Però oggi la Juve voleva giocare così, la qualificazione si gioca in 180 minuti, ha fatto una partita più difensiva e Vlahovic ha sofferto".

Se la Juventus dovesse migliorare anche la sua proposta offensiva, l'impatto di Dusan Vlahovic potrebbe diventare ancora più devastante di quello che è già stato: l'attaccante serbo ha segnato 4 reti in 7 gare ufficiali e ha fatto svoltare la stagione bianconera, tanto che ora la squadra di Allegri può guardare alla fase finale della stagione con un grande ottimismo.

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