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“Un palcoscenico così l’avevo visto solo in TV”, il bello degli Europei nelle lacrime di Marco Rossi

Marco Rossi, commissario tecnico italiano dell’Ungheria non è riuscito a trattenere le lacrime nella conferenza stampa successiva all’impresa contro la Francia. I magiari sono riusciti ad imporre il pareggio ai campioni del mondo, per la soddisfazione del tecnico che ha gonfiato il petto dopo tanta gavetta.
A cura di Marco Beltrami
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La sua Ungheria ha sfoderato una gara quasi perfetta, imponendo il pari alla corazzata Francia nella seconda gara degli Europei. Giornata dalle emozioni forti per il ct italiano dei magiari Marco Rossi, che nella conferenza stampa post-partita non è riuscito a trattenere le lacrime. Dopo tanta gavetta, l'ex calciatore classe 1964 si sta togliendo delle belle soddisfazioni a Euro 2020.

Tra le sorprese di questa fase iniziale degli Europei c'è sicuramente l'Ungheria, che dopo la buona prestazione contro il Portogallo che non è bastata però per ottenere un risultato positivo, è arrivato il pareggio contro la Francia. Un punto contro i campioni del mondo, che tiene ancora vive le speranze di qualificazione dei magiari che nel prossimo turno avranno bisogno di un altro exploit contro la Germania.

Marco Rossi in conferenza stampa ha gonfiato il petto raccontando le sue sensazioni: "Un palcoscenico del genere l'ho visto solo in TV. Mi ritrovo qua e mi sembra di essere a 56 anni un bambino che va al luna park. Però è chiaro, quando sei al luna park vuoi giocare, con le varie giostre e i vari giochi. Vogliamo fare bella figura. Ripeto, noi dobbiamo mantenere i piedi per terra, non sono così stupido o arrogante da dire che andremo a Monaco e andremo a vincere. Andremo lì per cercare di fare bella figura e per cercare di fare la nostra partita, ma con i piedi per terra".

Impossibile nel finale reggere le emozioni per Marco Rossi che si è lasciato andare alle lacrime: "Per me oggi è un giorno speciale… e basta". Sono lacrime di gioia per un risultato ottenuto dopo tanti sacrifici: "Il caldo per noi non è stato un problema perché noi siamo abituati a soffrire e lottare. È  la storia del mondo, chi ha talento arriva in vetta con poco sforzo perché Dio lo ha benedetto. Invece chi ne ha meno come me e qualcuno dei miei deve lottare con unghie e denti per un posto al sole".

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