Un gruppo di calciatori di Bundesliga ha deciso di fare coming out tutti assieme: si dichiareranno gay
Alcuni calciatori gay della Bundesliga renderanno pubblico il loro orientamento sessuale il prossimo 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omofobia. Lo ha annunciato Marcus Urban, ex centrocampista tedesco oggi 53enne, che dopo il ritiro si era dichiarato omosessuale e che negli anni successivi si è impegnato per i diritti della comunità LGBT in Germania. Alcuni mesi fa Urban ha lanciato ‘Sports Free', un'iniziativa concepita per sostenere gli atleti che vogliono uscire allo scoperto. Adesso sembra arrivato quel momento per un gruppo di loro, spiega il quotidiano spagnolo ABC: calciatori di alto livello, che militano in Bundesliga, faranno coming out tutti assieme per dare un segnale forte di libertà contro i pregiudizi tuttora radicati.
"Ci sono più calciatori omosessuali di quanto pensassimo", spiega Urban nel video della campagna, in cui promette sorprese. L'ex calciatore fece coming out con la famiglia e gli amici nel 1994, ma solo 13 anni dopo, nel 2007, lo fece pubblicamente in un'intervista in cui parlò delle difficoltà dei giocatori gay. Marcus ha ammesso di averlo tenuto nascosto durante la sua carriera per paura di conseguenze incontrollabili: "Nessuno sapeva come avrebbero reagito, dalle proteste agli insulti dei tifosi fino al ritiro degli sponsor, ma oggi dovrebbe essere molto diverso".
Urban è rimasto sorpreso dal sostegno ricevuto dalla sua campagna da parte di squadre di primo piano del calcio tedesco. Oltre al St. Pauli, club da sempre impegnato insieme alla sua tifoseria per i diritti civili, tra i sostenitori della sua causa ci sono società come Borussia Dortmund, Friburgo e Stoccarda. "Sports Free è una grande iniziativa che lo Stoccarda è felice di sostenere", ha dichiarato il presidente Alexander Wehrle, che ha fatto anche una cospicua donazione al progetto di Urban.
Ed anche le reazioni tra i giocatori sono state positive: alcuni di loro hanno già contattato l'attivista, manifestandogli il loro sostegno nella battaglia per eliminare i tabù sugli orientamenti sessuali nel calcio, "non solo nel settore professionistico, ma anche in quello sportivo dilettantistico". Urban spiega che in passato "ci sono state diverse intenzioni di giocatori di fare coming out, ma crollavano sempre perché qualcuno si spaventava e poi tutti facevano marcia indietro. So che lo volevano davvero, ma sono mancati coraggio e coerenza, guida e incoraggiamento. E non c'era nessuno che dicesse: forza, finiamola".
Adesso, però, ammette di essere "rimasto sorpreso dalla quantità che c'è. E sono interconnessi tra loro. Alcune persone si scambiano idee, cosa che non avveniva nemmeno dieci o quindici anni fa. Ma si incontrano di nascosto, in luoghi nascosti dove non puoi trovarli. Sono sottoposti a terapie psicologiche. Alcuni sono al limite delle forze, non ce la fanno più. E i club non ne sanno nulla". Un buio che nel 2024 non è più concepibile.