Un giocatore del Real Madrid viaggerà solo per la finale di Champions: vogliono evitare il contagio
Andriy Lunin (nella foto in apertura) messo in quarantena per un'influenza, così da evitare rischi di contagio. Anche questo fa parte del conto alla rovescia verso la finale di Champions League che il Real Madrid affronterà il 1° giugno a Wembley contro il Borussia Dortmund. I blancos non vogliono intoppi di alcun tipo, ecco perché – sia pure a scopo precauzionale – hanno suggerito al portiere di allenarsi da solo, per non trasmettere il virus ai compagni di squadra. Ma non è l'unico provvedimento adottato: gli è stato impedito anche di viaggiare con il resto della squadra.
L'estremo difensore ucraino sta meglio rispetto a qualche giorno fa, quando la febbre lo ha bloccato, ma per le merengues non è motivo sufficiente a gestire con meno cautela la sua situazione. A Londra si recherà da solo rispetto: si unirà al gruppo due giorni dopo la partenza (venerdì o sabato al massimo, mentre l'intera spedizione volerà in Inghilterra a partire da giovedì).
In palio c'è una Coppa che, dovesse essere conquistata, scolpirebbe gli spagnoli nella leggenda per numero di trofei messi in bacheca: finora sono 14, con Ancelotti che potrebbe addirittura aggiungerne un'altra ancora alle 6 conquistate finora (4 da allenatore, 2 al Milan e 2 al Real; e 2 da calciatore col Milan).
Come sta Lunin? Tra ieri e oggi ha mostrato evidenti segnali di ripresa e per queso ha ricevuto il via libera per riprendere gli allenamenti nel centro sportivo di Valdedebas. È apparso un po' debilitato ma il lavoro specifico a cui è stato sottoposto è servito anche a fargli recuperare quel tono e quelle energie inficiate da uno stato influenzale molto fastidioso.
La quarantena adottata si spiega anche con un altro motivo che richiama scelte di tipo tecnico. Il pieno recupero di Thibaut Courtois (nella foto sopra), che ha superato del tutto il grave infortunio al ginocchio che lo ha costretto a una lunga inattività, ha convinto Ancelotti a rivedere le gerarchie in formazione: il belga tornerà tra i pali e sarà nella formazione titolare a Londra nonostante l'ottimo rendimento di Lunin, protagonista delle qualificazioni dei blancos. "Sarò lo stesso di sempre", le parole di Courtois che riassapora (finalmente) il gusto della piena competizione. Del resto, due anni fa, in calce alla 14ª Champions vinta dal Real Madrid ci fu (anche) la sua firma. E averlo in squadra può fare tutta la differenza del mondo in match di alto livello come la finalissima contro il Borussia Dortmund.