Un fallo di una violenza selvaggia, poteva renderlo invalido: “È un’aggressione, non calcio”
Di falli duri se ne vedono spesso, il calcio è uno sport di contatto e a volte ci si fa trascinare dalla foga e si va decisamente oltre quello che è consentito dal regolamento ma anche suggerito dal rispetto per l'avversario. E tuttavia quando si assiste a interventi come quello fatto durante una partita giocatasi in Australia non si può non restare basiti, visto che l'entrata in questione appare a tutti gli effetti un gesto da arti marziali, né si vede come il suo autore potesse cercare il pallone quando il suo piede a martello è ad altezza anca.
Si giocava un match della Australian Collegiate League tra Sturt Lions e Adelaide Uni, l'atmosfera sembrava all'apparenza assolutamente serena. Tutto è cambiato quando un giocatore dei Lions ha ricevuto il pallone sulla fascia destra, vicino la linea laterale. Poco prima che calciasse la sfera di prima intenzione, gli è corso addosso un calciatore dell'Adelaide, il quale ha portato il concetto di tackle a un livello più alto, sintetizzato alla perfezione da chi ha commentato il video dell'azione, diventato virale: "Questa è un'aggressione di strada, non è calcio".
Il fallaccio ha comprensibilmente riscaldato gli animi e si è scatenata una rissa – questa non documentata dalle immagini – che ha visto l'arbitro sorprendentemente estrarre il cartellino rosso per il 19enne calciatore vittima del fallo, mentre il suo aggressore ha ricevuto solo un giallo – non si capisce come sia possibile – che essendo il secondo gli è valsa comunque la meritatissima espulsione.
Ed infatti i commenti al video invocano non solo una punizione esemplare per l'autore del fallo killer – nell'ordine di una lunga squalifica, ma c'è chi dice che "non dovrebbe giocare mai più" – ma anche un provvedimento per il direttore di gara, che davvero non si sa cosa abbia visto. "Non si può classificare come tackle, non c'è posto per questo nel calcio": impossibile non essere d'accordo. Il macellaio travestito da calciatore poteva davvero arrecare danni gravissimi al malcapitato oggetto della sua furia: l'anca è un'articolazione la cui frattura può comportare anche invalidità.