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Un compagno di Ronaldo: “Se Cristiano vede qualcuno che non prega con gli altri, gli dice di farlo”

L’ex portiere della nazionale saudita Walid Abdullah, che ha giocato con Cristiano Ronaldo all’Al Nassr fino alla scorsa estate, svela cosa fa il campione portoghese fuori dal campo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Cristiano Ronaldo continua a segnare con una frequenza degna della sua leggenda: con l'ultima doppietta realizzata nel campionato saudita contro il Damac, il 39enne campione portoghese si è portato a 915 gol in carriera, puntando con sempre più decisione a quota 1000, che potrebbe raggiungere qualora continuasse a giocare anche oltre la scadenza del contratto con l'Al Nassr che terminerà nel 2025. Ronaldo è ormai un'icona anche nel mondo arabo, e non solo per quanto fa ancora sul terreno di gioco: è stato infatti svelato come l'ex Juve e Real inviti i suoi compagni che non pregano ad unirsi alle preghiere di tutti gli altri.

L'esultanza di Cristiano Ronaldo dopo aver segnato il primo gol al Damac
L'esultanza di Cristiano Ronaldo dopo aver segnato il primo gol al Damac

Cristiano Ronaldo invita i compagni a pregare

"Se Cristiano vede i giocatori pregare e qualcuno non prega, dice: ‘Perché non preghi? Vai e prega con loro'", ha raccontato Walid Abdullah, 38enne portiere che ha giocato nell'Al Nassr fino alla scorsa estate, trasferendosi a luglio all'Al-Diriyah in seconda divisione. Abdullah è un'istituzione del calcio saudita, nazionale per oltre un decennio: l'estremo difensore ha giocato 7 anni col club di Riad, condividendo lo spogliatoio con Cr7 nell'ultimo anno e mezzo, e dunque ha potuto apprezzare non solo il bomber seriale, ma anche l'uomo desideroso di integrarsi al meglio con i compagni.

L'accostamento di Ronaldo alla religione in terra araba del resto non è una novità: il primo gesto che a qualcuno sembrò un segnale di avvicinamento all'Islam avvenne nel maggio del 2023, quando Cristiano si prosternò dopo aver segnato un gran goal, ovvero effettuò il sujood o sajdah, il gesto con cui i musulmani si inchinano profondamente verso la Mecca, toccando il suolo contemporaneamente con la fronte, il naso, e le mani poste all'altezza della testa.

Poi un altro episodio simile è accaduto ad ottobre del 2023, quando Ronaldo – prima di realizzare un calcio di rigore in Portogallo-Slovacchia – sembrò pronunciare per due volte, come si evinse dal labiale, una invocazione da fedele musulmano, che apre tutti i capitoli del Corano: "Bismillah", che significa "in nome di Allah". Al di là di queste suggestioni, la fede cristiana del cinque volte Pallone d'Oro appare ancora essere ben presente in lui. Quanto ai gol, il tassametro corre e corre ancora…

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