Un algoritmo ha indovinato (quasi) tutto il tabellone dei Mondiali: la squadra campione è scontata
Chi vincerà i Mondiali in Qatar? Certamente non la Spagna, nemmeno la Germania o il Belgio. Tutte big eliminate chi ai gironi chi agli ottavi di finale dove si sono registrate le classiche sorprese tra cui la Croazia, già vice campione in carica e – soprattutto – il Marocco. Previsioni che hanno alimentato il torneo iridato da subito e che continuano a farlo ad ogni vigilia, sfruttando soprattutto menti artificiali e algoritmi che cercando di predire chi proseguirà nel cammino fino al 18 dicembre.
Dopotutto la "scommessa" fa da sempre parte del "gioco": lo sport è competizione, si partecipa ma soprattutto si cerca di vincere. E così chi non è diretto protagonista prova a intuire cosa accadrà, quale risultato avverrà. I Mondiali non vengono esclusi da queste predizioni e da sempre si utilizzano i modi più disparati per cercare di indovinare il pronostico. In Sudafrica, ai Mondiali 2010, divenne ad esempio famoso il polpo Paul che riuscì a indicare l'esito corretto di ben otto incontri ottenendo la straordinaria percentuale del 100% delle sue previsioni.
Paul, che era stato utilizzato anche nei precedenti Europei con una percentuale di pronostici giusti del 67% strabiliò il mondo con il suo 100% azzeccando tutte le partite riferite alla Germania (sette in totale), oltre all'esito della finale tra Olanda e Spagna, premiando le Furie Rosse. Negli anni successivi, si cercò di ripetere il "miracolo" con risultati sempre più scarsi: nel 2018 ci provò il gatto Achille, ora in Qatar ci hanno provato il furetto Kenny, il cammello Mystic Millie, i panda Suhail e Thuraya e il falcone Libro. Tutti con risultati a dir poco dubbi.
E così si è tornati a qualcosa di più convincente e concreto: il calcolo delle probabilità attraverso le intelligenze artificiali, super-computer in cui vengono inseriti tutti i dati delle Nazionali, attraverso i quali vengono elaborati sofisticati algoritmi, basati su dati e statistiche reali.
C'è chi si è esposto sin dal principio, dettando percentuali e classifiche con un altissimo rischio di errore: quasi nessuno all'inizio avrebbe predetto il cammino iridato del Marocco, oggi giunto alla soglia di una semifinale da favola che potrebbe agguantare semmai riuscisse nella nuova impresa di fermare il Portogallo post-Cristiano Ronaldo. Oppure l'eliminazione ai Gironi della Germania, tra le prime 5-6 Nazionali pretendenti al successo finale e cancellata malamente dopo una prima fase del tutto insufficiente. E c'è chi sta elaborando costantemente i dati a propria disposizione, cambiando anche i pronostici di fronte alla realtà dei risultati, mostrando una capacità di ‘predizione' vicina alla perfezione.
A salire alla ribalta delle cronache ultimamente è stata la Nielsen Holdings plc, una società americana che opera in oltre 100 Paesi impiegando quasi 50 mila persone e che si occupa proprio di informazioni, dati e misurazione degli eventi. Tra cui, ovviamente, i Mondiali in Qatar. L'azienda statunitense, attraverso Gracenote (ramo d'azienda specializzata nella raccolta e nell'elaborazione di statistiche) ha elaborato recentemente gli ultimi calcoli sui prossimi quarti di finale, i cui esiti sono da monitorare con molta attenzione, avendo già dimostrato di essere molto vicina alla realtà già prima dell'inizio del Mondiale. La Nielsen, utilizzando il proprio algoritmo, ha pronosticato correttamente ben sei Nazionali su otto nei quarti di finale, fallendo solo sulla Spagna e sul Belgio, due Nazionali eliminate da Croazia e Marocco. E tutte nelle posizioni giuste del tabellone.
Previsioni valide, fondate su una elaborazione dei dati a propria disposizione che ha assunto ancor più rilevanza se si pensa che le uniche due partite di tutti gli ottavi di finale che si sono concluse ai rigori sono proprio le due che non hanno permesso la percentuale perfetta del 100%: Giappone-Croazia e Marocco-Spagna. Per il resto tutto come da pronostico, con 8 squadre indovinate al posto corretto del tabellone.
Così, l'interesse è passato alla nuova elaborazione dei quarti dove la Nielsen ha dato il suo "verdetto": solo il Brasile – che sin dal principio è stato indicato come il vincitore ai Mondiali – avrà vita facile, contro la Croazia con una percentuale di arrivare in semifinale del 70%, per il resto tutte gare tiratissime. Olanda-Argentina penderà ma di poco a favore di Messi (42% – 58%) così come il Portogallo è leggermente favorito sul Marocco (59% – 41%) mentre estremo equilibrio ci sarà tra Inghilterra e Francia con Mbappè di una incollatura (51% contro 49%) contro Kane.
Se tutto volgerà al meglio, la Nielsen ha dettato anche i verdetti delle due ipotetiche semifinali con Neymar che avrà la meglio su Messi da un lato e dall'altro la Francia che pagherà pegno al Portogallo. Dunque, il 18 dicembre a Doha, la finale sarà Brasile-Portogallo, con i verdeoro che alzeranno la loro sesta Coppa del Mondo al cielo. Al momento solo per l'algoritmo, che proverà ad avvicinarsi il più possibile al suo lontano predecessore, l'infallibile Paul.