Ultras di Atletico Madrid e Feyenoord si picchiano nella foresta: è la Champions League del teppismo
Se finora avevamo notizia solo di una Champions League giocata sul campo, adesso la massima competizione continentale ‘si sdoppia' e coinvolge anche gli ultras nella loro espressione peggiore, più animalesca. È ovviamente un modo surreale per raccontare quello che è andato in scena questa settimana, alla vigilia del match tra Atletico Madrid e Feyenoord, con protagonisti i rispettivi tifosi, opposti in una battaglia a mani nude all'insegna della violenza più cieca.
Una vera e propria sfida, in tutto e per tutto concordata, dalla location alle regole. Dodici combattenti per squadra, quasi come nel calcio, con durata della rissa selvaggia fissata in un minuto. A lottare per la soppressione fisica dell'avversario il Frente Atletico e gli ultras del Feyenoord, questi ultimi considerati tra i più ‘valorosi' nella realtà oscura degli scontri organizzati. È il quotidiano iberico ABC a svelare la vicenda, con dovizia di particolari: in rosso si sono schierati i tifosi madrileni, tutti sotto i 25 anni, dall'altra parte in nero i componenti del Rotterdam Jongeren Kern e del Feyenoord third generation Rotterdam, anche loro tra i più giovani e violenti della truppa ospite.
I 60 secondi di battaglia senza esclusione di colpi hanno decretato la ‘vittoria' degli ultras del Feyenoord, che sono al secondo successo su due combattimenti, dopo che due settimane fa avevano avuto la meglio ‘in casa' sugli hooligans del Celtic di Glasgow. In quella circostanza le squadre erano composte solo da sette picchiatori ciascuna e il tempo della rissa era di 50 secondi. A Madrid la sfida si è svolta martedì, nel giorno precedente alla partita di Champions, che ha visto la vittoria in rimonta degli uomini di Simeone per 3-2. Ovviamente il luogo scelto per menarsi senza pietà doveva essere ben nascosto e dunque i tifosi di Atletico e Feyenoord si sono dati appuntamento in un'area boschiva fuori Madrid.
Quanto alle regole della battaglia, le due fazioni colchonera e olandese hanno accettato uno scontro senza armi: niente bastoni, coltelli o oggetti contundenti. Erano tuttavia ammessi paradenti, caschi e bendaggi tipici delle arti marziali miste. Essendo combattimenti che si svolgono in luoghi sperduti e senza possibilità di fuga, ovviamente è fondamentale avere fiducia negli avversari circa il fatto che le regole vengano rispettate e non spuntino armi o rinforzi tali da trasformare le sfide in agguati. Stavolta tutto è andato liscio – si fa per dire, viste le mazzate che sono volate e i contusi rimasti a terra – e gli ultras del Feyenoord se ne sono tornati in Olanda con lo scalpo di quelli madridisti, in questa folle competizione senza controllo.