Ultime notizie di calciomercato Ibrahimovic al Bologna, il piano per portarlo in Italia
Zlatan Ibrahimovic al Bologna. Il ritorno dello svedese in Serie A non è più solo una suggestione né un'ipotesi ventilata per Milan e Napoli ma anche una possibilità che ha preso piede nelle ultime ore. Un'operazione tanto clamorosa quanto costosa che potrebbe – il condizionale è d'obbligo – essere condotta in porto grazie all'aiuto degli sponsor, un sostegno necessario per coprire la somma di 8 milioni di euro chiesta dal calciatore per un anno e mezzo di contratto. La stessa che la franchigia americana sembra disposta a versare nelle tasche del giocatore per convincerlo a restare ancora un po' in Major League. Una cifra che, allo stato dei fatti, è fuori dalla portata del club rossoblù ma il piano e i contatti per trasformare in realtà quel che sembra una pazza idea s'è messo in moto, a cominciare dalla macchina del marketing e del merchandising utili a monetizzare un affare del genere.
Con Ibra in rosa sognare l'Europa è lecito
L'ex Psg terminerà l'esperienza con i Los Angeles Galaxy a fine anno e da gennaio, a 38 anni, potrà (ri)fare capolino nel campionato italiano. "Lì sarei ancora in grado di fare la differenza", ha ammesso di recente. La pensa allo stesso modo Sinisa Mihajlovic che – come indicato dal Corriere dello Sport – è uno degli sponsor principali di Ibra che al Dall'Ara arriverebbe nelle vesti di trascinatore, motivatore e soprattutto di campione capace di rilanciare le ambizioni dei rossoblù. Con lui sul rettangolo verde tutto è possibile, anche sognare di agganciare le posizioni per affacciarsi in Europa.
Dall'America alla Serie A, dove giocherà lo svedese nel 2020?
Dove giocherà Ibrahimovic nel 2020? Bella domanda… difficile dirlo adesso anche a causa delle indiscrezioni continue che fioccano sul futuro del calciatore. Di sicuro un'avventura in Serie A è una chance che lo svedese ha sempre considerato con attenzione, una delle poche in grado di regalargli grandi stimoli per il palcoscenico e soprattutto per la possibilità di misurarsi contro avversari del calibro di CR7.