Ultimatum a Ceferin sulla Superlega: a processo se non annulla le sanzioni a Juve, Real e Barça
Nuova puntata del caso Superlega. Le ultime notizie relative al braccio di ferro tra l'Uefa e i 3 club fondatori Juventus, Real Madrid e Barcellona del nuovo format calcistico continentale, arrivano dalla Spagna. Il Tribunale di Madrid ha ribadito infatti all'organismo presieduto da Ceferin di revocare tutte le sanzioni contro le tre società. In caso contrario Ceferin potrebbe essere perseguito per reato di disobbedienza.
Nei mesi scorsi il tribunale di Madrid aveva ordinato all'Uefa di cessare immediatamente ogni azione intrapresa nei confronti dei club fondatori della Superlega, compresi i procedimenti disciplinari nei confronti di Juve, Real e Barcellona che in una nota congiunta avevano manifestato la propria soddisfazione. Secondo quanto riportato dai quotidiani spagnoli, come Marca e As, Manuel Ruiz de Lara, ovvero il giudice che presiede Tribunale 17 di Madrid ha rincarato la dose, con un vero e proprio ultimatum per l'Uefa.
Il massimo organo calcistico continentale, ha cinque giorni di tempo per revocare le suddette sanzioni, e ufficializzare il tutto in un comunicato sul proprio sito internet. In caso contrario, il presidente Uefa Ceferin potrebbe rischiare di essere perseguito per reato di disobbedienza. Ruiz De Lara ha spiegato che "La Uefa si pone fuori dallo stato di diritto, nella promozione aperta di pratiche che compromettono il principio della libera concorrenza nel mercato rilevante per l'organizzazione delle competizioni calcistiche professionistiche nell'Unione Europea" .
E poi ha sottolineato: "Non ha dimostrato in alcun modo di aver proceduto all'annullamento dei procedimenti disciplinari aperti al Real Madrid Football Club, al Football Club Barcelona e alla Juventus". Ecco allora l'avvertimento per l'Uefa: "una volontà ostativa tendente a consolidare pratiche anticoncorrenziali. Passività e omissioni rispetto alle misure cautelari adottate e alle prescrizioni rese attestano unicamente la strategia ribelle della UEFA tendente a vanificare il rispetto delle risoluzioni giudiziarie al fine di rendere effettivo il pericolo di ritardo che si intende snervare con l'adozione di misure cautelari".