Udinese-Inter, la moviola degli episodi che hanno fatto innervosire Conte
Proprio nel finale di partita, Antonio Conte ha perso la calma e ha iniziato a imprecare nei confronti dell'arbitro Maresca, reo – a suo dire – di aver interpretato la partita in modo non equo. Tanto da ricevere il cartellino rosso da parte del direttore di gara che, inamovibile, ha spedito qualche istante prima del 90′ l'allenatore nerazzurro sotto la doccia.
Un finale imprevisto e imprevedibile perchè fino a quel momento non c'erano stati grandi discussioni sull'arbitraggio anche se al tecnico non è piaciuta l'intera conduzione, nel suo insieme. Se negli episodi in particolare l'arbitro Maresca non ha mai commesso errori eclatanti, è nell'insieme della gestione della partita che Conte ha perso alla fine la calma, con un arbitro che – storicamente guardando anche i precedenti – non ha mai avuto particolare feeling.
Il nervosismo finale di Conte è però legato ai minuti di recupero: Maresca ne concede 4 ma non fa nulla per recuperare le perdite di tempo dei giocatori friulani, soprattutto del portiere Musso che rallenta la ripresa del gioco. Conte si arrabbia, sbraita, riceve un primo giallo. Ma la situazione oramai è senza argine: insieme al tecnico si ribella in panchina anche Gabriele Oriali. Così Maresca ferma tutto, invitando i due nel tunnel e ricevendo ulteriori lamentele da parte del tecnico.
Eppure se si guardano i precedenti tra l'Inter e Maresca, alla prima stagionale con i nerazzurri come direttore di gara, lo score è fortemente positivo: ha arbitrato i nerazzurri per otto volte in carriera con sei vittorie e due sconfitte. Ma c'è un precedente preciso che probabilmente non ha tolto la ruggine nel rapporto tra l'arbitro e Conte e che risale a Inter-Parma dello scorso anno, quando Maresca era al VAR: in quell'occasione non richiamò l'arbitro (che era Pairetto) su una evidente trattenuta in area su Perisic con conseguente rigore negato all'Inter.