Udinese e Lazio non si fanno male: 1-1 nel segno di Deulofeu e Felipe Anderson
Posta divisa a metà nel posticipo serale di domenica. A provarci per prima è l'Udinese che apre le danze con Deulofeu ma poco prima della fine di primo tempo la Lazio risponde con Felipe Anderson. Il secondo tempo è privo di emozioni e reali occasioni da gol consegnando la gara ad una giusta parità. Un punto a testa, con la Lazio che resta a margine della zona Coppe e l'Udinese che fatica a risalire la china.
Alla Dacia Arena la partita si mette subito sui binari bianconeri dei padroni di casa. La Lazio si fa sorprendere alla prima occasione e Deulofeu non sbaglia l'appuntamento con il gol dopo soli 5 minuti di gioco. Tutto facile, per l'Udinese alla ricerca di nuove certezze dopo la lezione subita a Verona con il poker degli scaligeri nel derby veneto. O almeno così è apparso nella prima parte di gara contro la Lazio costretta qualche istante più tardi a sostituire forzatamente Pedro con il neo acquisto di gennaio Cabral.
Per Sarri una difficoltà in più che però viene subito colmata dal pareggio ottenuto da Felipe Anderson su assist del solito positivo Zaccagni, proprio sul fischio di metà partita. Per un match tornato in equilibrio e riaperto anche a favore delle statistiche che confermano la parità d'intenti delle due squadre sullo stesso piano tra possesso di palla e occasioni avute. Ma se per alcuni versi all'Udinese può anche andar bene un pari per rialzare la testa contro un'avversaria di prestigio, non così è per la Lazio che prova a far suo il match in trasferta.
L'Udinese stenta a riprendere in mano la partita, il secondo tempo vede crescere la Lazio, che fa pesare la propria caratura tecnica anche se in avanti, senza Immobile il tridente fatica a trovare riferimenti concreti e Jovane Cabral spreca qualche buona occasione per potersi mettere in evidenza. Il capoverdiano prova a dare la scossa ma la difesa dell'Udinese regge l'urto senza troppi patemi senza però avere il merito di reagire e replicare. Così la gara sfila via quasi in modo anonimo in un secondo tempo avaro di emozioni, che accontenta tutti con la divisione della posta in gioco dopo il grido di gioia strozzato in gola al 93′ per la traversa colpita da Molina.