Udine porta bene a Ibrahimovic, gol favolosi e record: il Milan e Pioli ancora aggrappati a Zlatan
È l'ultimo a mollare nonostante l'età e la marcatura ferrea riservatagli dalla difesa dell'Udinese. Zlatan Ibrahimovic alla Dacia Arena ha mostrato quanto il Milan dipenda ancora da lui nonostante spesso si dica il contrario. Nelle serata in cui non gira tutto nel verso giusto e il numero degli errori è maggiore rispetto a quello delle giocate positive, ecco che appare il numero 11 a risolvere i problemi. Nei minuti di recupero della sfida contro i friulani l'invenzione in acrobazia, esattamente come accaduto lo scorso anno e nelle stessa porta: rovesciata e palla in buca. Quella volta fu la rete decisiva per la vittoria, in questo caso ha evitato una sconfitta che avrebbe avuto ripercussioni non solo in termini di classifica.
I rossoneri si sono aggrappati ancora una volta a lui, che già nel corso di tutto il match aveva dimostrato quanto fosse il più lucido dei suoi: Zlatan ha creato occasioni per i compagni e ha cercato la porta in diverse occasioni ma soltanto nel finale è riuscito a incidere. E lo ha fatto a modo suo. Spettacolare e arrogante, con tanto di risposta al suo marcatore mentre i compagni cercavano di recuperare tempo andando a recuperare subito il pallone nelle rete di Silvestri.
In fase realizzativa è l'uomo a cui il Milan si aggrappa nei momenti di difficoltà, soprattutto in campionato. È inutile girarci troppo intorno o fare finta che non sia così: Ibra è ancora il riferimento a cui il Diavolo e Stefano Pioli si aggrappano per sradicare le difese e avere quella continuità per giocarsela fino in fondo.
A volte è difficile anche per lui essere decisivo e entrare con continuità nella manovra offensiva rossonera, come accaduto spesso in Champions League oppure in occasione dell'ultima sconfitta in campionato contro il Sassuolo: i 40 anni si sentono ed è lo stesso Zlatan ad ammetterlo ma in pochi riescono ad incidere su una squadra come può fare lui e adesso che il Milan avrà sempre una settimana per preparare le gare lo sarà ancora di più.
È stata l'ennesima serata da record per Zlatan Ibrahimovic a Udine. Con lo splendido gol del pareggio all’Udinese lo svedese è diventato il terzo giocatore capace di segnare 300 gol nei cinque top campionati europei nel ventunesimo secolo: prima di lui c’erano riusciti Cristiano Ronaldo (483) e Lionel Messi (475). A riportare questi numeri è Opta.