Udine dice no alla cittadinanza onoraria per Maignan: il consiglio comunale boccia la proposta
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Il consiglio comunale di Udine ha bocciato la proposta di cittadinanza al portiere del Milan Mike Maignan, offeso in modo pesante con parole e versi razzisti nel corso della partita Udinese-Milan dello scorso 20 gennaio. Per far passare la proposta servivano i voti dei tre quarti dei consiglieri comunali. La minoranza di centrodestra ha votato in modo compatto contro la proposta del sindaco De Toni.
Nella 21ª giornata di Serie A allo stadio di Udine è accaduto qualcosa di enormemente spiacevole che ha fatto il giro del mondo. Nel primo tempo di Udinese-Milan l'arbitro è stato costretto a sospendere la partita dopo che il portiere del Milan Maignan aveva lasciato il campo per degli insulti terribili giunti da parte di alcuni tifosi dell'Udinese. Quei versi e quelle offese hanno fatto il giro del mondo, così come la reazione di Maignan supportato da tutto il mondo del calcio, compreso il presidente della FIFA Infantino.
![Mike Maignan con Stefano Pioli poco prima di abbandonare momentaneamente il campo a Udine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/27/2024/01/maignan-pioli.jpg)
L'Udinese, che ha subito una squalifica di un turno del campo, si è messa subito alla ricerca dei responsabili e sono stati individuati i quattro responsabili dei cori a Maignan. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alberto Felice De Toni, aveva proposto di assegnare la cittadinanza onoraria della città a Maignan. Ma la proposta non è passata, anzi è stata bocciata e in malo modo. Perché la minoranza di centrodestra compatta ha votato in modo contrario ed ha fatto decadere la cittadinanza al numero uno francese.
Maignan dopo quella partita sui social scrisse: "Oggi è un intero sistema che deve assumersi le proprie responsabilità: gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo nell'anonimato di un forum; gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto ma che hanno scelto di tacere, siete complici; il club dell'Udinese, che ha parlato solo di interruzione della partita, come se nulla fosse, è complice; le autorità e la Procura, con tutto quello che sta succedendo, se non fai nulla, sarai complice anche tu. "Non è stato attaccato il giocatore ma l'uomo, il padre di famiglia".
Il sindaco della città di Udine Alberto Felice De Toni subito dopo contattò il Milan e invitò Maignan in città per una serie di iniziative anti-discriminatorie dedicate alle scuole. L'idea successiva è stata quella di conferirgli la cittadinanza onoraria della città friulana: "Udine non è una città razzista, sono rimasto profondamente ferito per quello che è accaduto. Voglio che Maignan torni a Udine per portare con la sua esperienza personale un messaggio fortissimo alle nuove generazioni. A Udine il 14% dei residenti è di origine straniera. Da sempre il nostro territorio di frontiera è crocevia di popoli e culture. Non c’è spazio per alcuna discriminazione. Per questo proporrò al prossimo consiglio comunale che in quell’occasione Maignan diventi cittadino onorario della città".
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