Ucraina in Scozia per la partita più importante della sua storia: non è solo calcio
L’Hampden Park di Glasgow ha visto tante partite importanti nella sua storia, basti ricordare che il Real Madrid vi ha vinto due Coppe dei Campioni/Champions League, la prima battendo 7-3 l’Eintracht Francoforte con quaterna di Puskas, la seconda battendo i tedeschi del Bayer Leverkusen grazie a una meravigliosa volée di Zidane, ma niente è comparabile con la partita che si disputerà stasera tra Scozia e Ucraina. Dopo decenni una squadra europea scenderà in campo mentre è sconvolta da un conflitto sul suo territorio e per forza di cose, come hanno detto tutti i calciatori ucraini convocati, questa sarà la partita importante della loro storia e della loro carriera.
L’allenatore dell’Ucraina è Oleksandr Petrakov, che ha sostituito Shevchenko dopo Euro 2021, capace in carriera di vincere un Mondiale under 20 con alcuni degli uomini presenti in Scozia. Petrakov è un uomo di 65 anni che fin dal momento dell’invasione russa si è messo a disposizione dell’esercito per essere arruolato e combattere. Non ha lasciato Kiev e sono stati gli uomini dell’esercito a convincerlo che avrebbe dato più lustro al suo Paese cercando di qualificarsi per Qatar 2022.
Insieme a lui tanti calciatori hanno visto la guerra in faccia. Sydorchuk ha vissuto diversi giorni in macchina con moglie e bambini in un parcheggio sotterraneo d Kiev, Zinchenko conosce la guerra di Putin dal 2014, quando l’invasione del Donbass ha bloccato le competizioni e il giovane calciatore ora al Manchester City è stato fermo un anno, rischiando di interrompere la sua carriera appena iniziata. Se però Zinchenko e gli altri calciatori che giocano nei campionati europei hanno continuato a giocare e ora hanno raggiunto da poco il ritiro della Nazionale (l’ultimo è stato Andriy Lunin, secondo portiere del Real Madrid campione d’Europa), tutti gli altri ci hanno messo due mesi per uscire dall’Ucraina e riuscire a raggiungere Brdo, città slovena cara al presidente dell’UEFA, Aleksander Čeferin, in cui hanno potuto prepararsi per la semifinale dei playoff per le qualificazioni Mondiali.
Per farlo nel miglior modo possibile, con alcuni calciatori che non si allenano da mesi e soprattutto vivono con l’angoscia quotidiana dei loro cari sotto le bombe russe, la Federazione ha organizzato tre amichevoli contro il Borussia Mönchengladbach, l’Empoli e il Rjieka, cercando di accendere il motore atletico di tutti.
Ad aspettare gli ucraini, c’è la Scozia, una squadra e un Paese intero che aspetta la possibilità di tornare ai Mondiali dal 1998. Con grande onore, uno dei più grandi calciatori scozzesi di sempre, Graeme Souness, ha espresso un pensiero comune: “Lo devo dire, spero che l’Ucraina vada in Qatar e giochi per vincerlo, questa partita non è solo calcio, è qualcosa di più importante”.
Dall’altra parte i suoi connazionali capiscono le parole di Souness, ma si rivedono di sicuro in quelle del capitano attuale della squadra, il terzino del Liverpool, Andy Robertson, il quale ha sottolineato come parteggiare per l’Ucraina è normale e umano, ma loro in campo metteranno fra parentesi questi giusti sentimenti per poter continuare a coltivare il proprio sogno.
Chi vince stasera dovrà affrontare poi nella finale playoff il Galles e quello che doveva accadere a marzo accadrà adesso, senza però che la speranza che aveva indotto al rinvio, ovvero l’ipotesi di fine delle ostilità, si fosse avverata.
Dopo la vittoria dell’Eurovision Song Contest da parte della band Ucraina Kalush Orchestra e prima di questo match, il centrocampista della Dinamo Kiev, Oleksandr Karavayev ha detto: “Dobbiamo vincere su tutti i fronti: in guerra, sul fronte culturale e su quello sportivo”. Lo spirito sarà quello dei combattenti e all’Hampden Park di Glasgow tutto è pronto per la notte più importante della sua gloriosa storia.