Ucraina, campionato sospeso per la guerra. Paura per De Zerbi e il suo staff
Terrore in Ucraina dopo l'attacco della Russia con bombardamenti in diverse città. Ovviamente tutte le attività sono state bloccate così come il campionato di calcio ucraino che sarebbe dovuto ripartire nel week end dopo la lunga pausa invernale. Tra coloro che sono rimasti bloccati nel Paese divenuto improvvisamente teatro di guerra a questo punto ci sono anche i nove italiani che fanno parte dello staff tecnico dello Shakhtar Donetsk, squadra della città della regione del Donbass che in questi giorni si allenava a Kiev da quando Donetsk ha cominciato ad essere al centro della disputa bellica e teatro di combattimenti.
Gli allenamenti ovviamente sono stati sospesi e l'allenatore ex Sassuolo Roberto De Zerbi e i suoi otto collaboratori, con l'aeroporto di Kiev chiuso e quindi impossibilitati a rientrare in Italia, sono ora rintanati insieme a buona parte dei calciatori in un hotel della capitale ucraina nei pressi del quale, secondo quanto riferito dal giornalista Michele Criscitiello, alle prime luci dell'alba si sarebbero sentite due forti esplosioni.
Dopo il rientro dalla Turchia (dove il team ha svolto la preparazione durante pausa invernale del campionato) il tecnico bresciano e il suo staff, a causa della tardiva dichiarazione dello stato d'emergenza da parte del Parlamento ucraino (arrivata solo ieri), si sono ritrovati dunque bloccati nel Paese durante l'attacco russo di questa notte che ha di fatto dato il via alla guerra. Nei giorni scorsi, su suggerimento dell'Ambasciata italiana in Ucraina, De Zerbi e gli altri nostri connazionali hanno fatto scorte di cibo e acqua ma adesso che il peggiore degli scenari possibili è divenuto realtà la situazione anche per loro è davvero critica.