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Guerra in Ucraina

Ucraina ai Mondiali, un sogno in mezzo all’orrore della guerra: “Se ci alleniamo, ci bombardano”

Il girone B dei Mondiali in Qatar è stato sorteggiato con una casella vuota: la colmerà la vincente dei playoff tra Galles, Scozia e Ucraina. Il ct, Oleksandr Petrakov, non sa nemmeno quanti giocatori avrà a disposizione. Parlare di calcio e delle prospettive della sua nazionale gli è quasi impossibile: “Odio i russi, li ucciderei. Hanno distrutto il nostro Paese”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il ct dell'Ucraina, Oleksandr Petrakov. La sua nazionale giocherà a giugno i playoff Mondiali contro la Scozia.
Il ct dell'Ucraina, Oleksandr Petrakov. La sua nazionale giocherà a giugno i playoff Mondiali contro la Scozia.
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Nel tabellone dei Mondiali ci sono tre caselle vuote, saranno riempite a giugno quando si conosceranno i nomi delle ultime 3 nazionali che concluderanno i percorsi di qualificazione. Due saranno colmate dalle vincenti dei playoff intercontinentali mentre l'altra sarà occupata dalla squadra europea che prevarrà tra Galles e Scozia o Ucraina e verrà inserita nel girone B con Inghilterra, Iran e Stati Uniti. La guerra scatenata dalla Russia ha influenzato anche il calendario nel ‘vecchio continente', costringendo la Fifa a differire di qualche mese le sfide decisive. Come ci arriverà la selezione dell'Est? Con quali calciatori e soprattutto in quali condizioni di forma? Ce la farà a conquistare una qualificazione che sarebbe clamorosa?

Il ct, Oleksandr Petrakov, non sa nemmeno quanti giocatori avrà a disposizione a giugno, quando dovrà affrontare gli scozzesi e – se la fortuna lo assiste – anche i ‘dragoni' di Bale in finale. In panchina è arrivato nell'estate scorsa per prendere il posto di Shevchenko, ma quelli erano altri tempi nemmeno avrebbe immaginato che l'eco delle bombe e le colonne di fumo avrebbero scandito le sue giornate. Ha scelto di restare a casa sua, a Kiev, nonostante la guerra e l'operazione militare Z scattata il 24 febbraio scorso. "Non potevo andarmene da qui – ha raccontato nell'intervista a The Guardian -, non potevo scappare. Se i russi arrivano prendo un'arma e difendo la mia città. E penso che potrei anche uccidere due o tre nemici. Odio i nostri invasori, hanno distrutto le nostre città e ci vorranno anni per ricostruirle".

Il tecnico, Oleksandr Petrakov, esulta: nel 2019 ha vinto i mondiali Under 20 con la selezione ucraina.
Il tecnico, Oleksandr Petrakov, esulta: nel 2019 ha vinto i mondiali Under 20 con la selezione ucraina.

Petrakov ha vinto la Coppa del Mondo Under 20 con l'Ucraina nel 2019, parlare di calcio e delle prospettive della sua nazionale gli è quasi impossibile per l'evoluzione del conflitto e la situazione contingente. Qui calciatori che militano nel campionato nazionale sono sparsi per il Paese, è tutto fermo e non c'è alcuna possibilità di allenarsi. Lui stesso aveva inizialmente pensato di trasferire il settore tecnico in una zona occidentale dell'Ucraina, quella più al riparo dai combattimenti e dagli attacchi, ha dovuto abbandonare l'idea. "I nemici potrebbero iniziare a bombardarci. Queste persone sono prive di morale, o principi, e non potevamo mettere a rischio i nostri giocatori. I russi non sono nostri fratelli, sono barbari".

Fa la conta e sulla carta indica anche 11 giocatori che sono impiegati nei campionati esteri. Ma è una parte della rosa, la più consistente (26 atleti) è bloccata da settimane. "Potremmo giocare a Wembley contro una squadra inglese – ha aggiunto Petrakov -. La partita darebbe un segnale per l'esercito ucraino e ci aiuterebbe a prepararci anche per la partita contro la Scozia".

L'ala del West Ham, Andriy Yarmolenko, e il centrocampista del Manchester City, Oleksandr Zinchenko, si tengono in contatto con il ct e gli raccomandano di non fare sciocchezze, di mettersi al riparo in un posto sicuro. "Non potremmo sopportare di vederti ucciso", gli dicono al telefono ma lui tira diritto, fiero del suo Paese. E quando gli chiedono se un domani, finito tutto questo orrore, potrà mai immaginare di giocare un match contro la Russia replica in maniera secca. "Fin quando sarò in vita non accadrà. Non stringerò mai loro la mano".

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