“Tutti insieme, nel tuo ricordo”. L’Italia Mundial di nuovo con Paolo Rossi
Paolo Rossi, Gaetano Scirea, Enzo Bearzot. Quando i tre palloncini, uniti l'uno all'altro, sono stati lasciati andare verso il cielo è stato davvero difficile trattenere l'emozione e le lacrime. Non è stata una serata di dolore ma di celebrazione di un ricordo, di un'avventura, del momento più bello da celebrare a distanza di anni e che adesso, dopo la morte di ‘Pablito', ha una carica simbolica particolare. Altobelli, Antognoni, Causio, Dossena, Conti, Gentile… li vedi intorno a un tavolo sorridenti, con la mano protesa verso il trofeo: tutti per uno, uno per tutti come ai tempi di quell'estate gloriosa. Ne leggi i nomi e puoi ancora sentire la voce di Martellini che urla "campioni del mondo" oppure scandisce la telecronaca.
C'erano soprattutto loro, assieme a Tardelli (come dimenticare l'iconico urlo?) e a Galli, nella cena che la moglie di Rossi, Federica Cappelletti, ha organizzato in memoria del marito coinvolgendo altri protagonisti dell'Italia Mundial che nel 1982 conquistò la Coppa in Spagna. Ed è in un’urna a forma di Coppa del Mondo che sono conservate le ceneri di ‘Pablito', il calciatore che ha scritto una delle pagine più belle ed esaltanti per il calcio italiano. Sei gol che restano nella storia e consegnarono agli Azzurri il primo trofeo iridato dopo i due che risalivano agli anni del regime fascista. Una vittoria caratterizzata anche dall'esultanza dal Presidente della Repubblica, Sandro Pertini.
"Lo sappiamo che sei tranquillo perché sei in buone mani", scrive ‘Spillo' in calce alla foto condivisa sui social in una story su Instagram. "Bellissima serata in onore di Paolo Rossi", aggiunge su Instagram Giancarlo Antognoni. "Tutti insieme, nel tuo ricordo. Per te, per l’affetto profondo che hanno sempre avuto e continuano a dimostrare" è il messaggio molto toccante della moglie di Paolo Rossi a margine di una foto che lo ritrae con la maglia della nazionale. Nessuno muore mai finché vive nel cuore di chi lo ama. E ‘Pablito' è uno di quelli difficili da dimenticare, che sopravvivono al tempo.