Tutti i numeri di EURO 2020: il primato di Bonucci, il record di autogol e la perla di Schick
EURO 2020 si è concluso con la vittoria dell'Italia allo stadio Wembley di Londra contro l'Inghilterra ai calci di rigore per 4-3 ma questa edizione, nonostante tutte le contraddizioni per il torneo itinerante, ha sorpreso tutti gli appassionati e probabilmente verrà ricordata come una delle migliori di sempre. Questo torneo è stato unico per essere giocato in 11 sedi, il primo con il VAR ed è stato ritardato un anno a causa del Covid-19: in questo mese di gare sono stati battuti innumerevoli record rispetto alle precedenti edizioni e la partita tra la Nazionale di Roberto Mancini e gli inglesi di Gareth Southgate ha certificato dei primati che saranno molto difficili da eguagliare nei prossimi appuntamenti.
Con le due della finale il numero delle reti segnate in questo Europeo è salito a 142 in 51 partite giocate, superando di gran lunga quello del 2016 quando furono 109 nello stesso numero di gare. In questa edizione quella cifra è stata superata agli ottavi di finale con il gol del croato Orsic alla Spagna per il 3-2. Nelle precedenti edizioni sono stati segnati 76 nel 2012, 77 nel 2008-2004 e 85 nel 2000. Una differenza sorprendente ma va sottolineato che dal 2016 il numero di squadre è passato da 16 a 24 e sono state giocate 20 partite in più.
Le due giornate con più gol nella storia della fase finale si sono svolte nell'edizione 2020 e la Spagna è stata grande protagonista: le partite dei gironi E ed F hanno segnato un record con 18 gol segnati, rendendo l'ultimo turno dei raggruppamenti quello più prolifico nella storia grazie a Slovacchia-Spagna 0-5, Svezia-Polonia 3-2, Germania-Ungheria 2-2 e Portogallo-Francia 2-2. Il giorno in cui due partite hanno fatto registrare 14 gol, ovvero la seconda cifra più alta di sempre è stato in occasione degli ottavi con Croazia-Spagna 3-5 e Francia-Svizzera 3-3. La vittoria della selezione di Luis Enrique sui croati è la seconda partita con più reti nella storia dell'Europeo dopo quella dei Bleus contro la Jugoslavia per 5-4 nelle semifinali del 1960.
Kacper Kozłowski della Polonia a 17 anni e 246 giorni è diventato il giocatore più giovane a esordire in una fase finale di un Europeo mentre l'inglese Jude Bellingham a 18 anni e quattro giorni è il più giovane a esordire in una fase a eliminazione diretta di una competizione continentale per nazionali. Luke Shaw, con un minuto e 56 secondi, è diventato il calciatore che ha segnato il gol più veloce in una finale mentre Leonardo Bonucci, a 34 anni e 71 giorni, è il più anziano marcatore nell'ultimo atto del torneo.
È stata l'edizione con più autoreti di sempre: quello di Simon Kjaer nella semifinale tra Inghilterra e Danimarca ha portato il numero definitivo a dieci. Sono stati 19 gli autogol segnati in tutta la storia dell'Europeo, 9 tra il 1960 e il 2016; e 10 solo a EURO 2020. Numeri impressionanti, ma in negativo, anche sui calci di rigore. Sono stati assegnati 17 penalty di cui otto sbagliati (sei parati e due calciati fuori) e nove segnati. In gol, quindi, solo il 53% mentre nella storia dell'Europeo la media di realizzazioni dagli undici metri è del 68%. È anche l'edizione con più tiri dagli undici metri assegnati, battendo di uno quella del 2016 (16). Abbiamo dovuto aspettare quasi la fine della manifestazione per vedere un gol su punizione: ci ha pensato Mikkel Damsgaard della Danimarca ma la sua perla non è bastata per raggiungere la finale.
Nell'edizione 2020 sono stati segnati due dei tre gol più veloci della competizione: il primo è stato Yussuf Poulsen contro il Belgio, un minuto e 39 secondi; e poi Emil Forsberg contro la Polonia, che ha impiegato un minuto e 22 secondi. Il gol più veloce di sempre è stato segnato nel 2004 dal russo Dmitri Kirichenko contro la Grecia, un minuto e sette secondi.
Dulcis in fundo Patrik Schick. L'attaccante ex Roma e Sampdoria è stato uno degli eroi inaspettati di questo Europeo e ha iniziato il torneo segnando subito un record: il suo gol contro la Scozia da 45 metri e 44 centimetri è diventato quello realizzato da più lontano ed è parte del Guinness dei primati di questa competizione.