Tutti gli errori della difesa della Juventus sul gol preso dallo Spezia
La Juventus respira a pieni polmoni dopo la vittoria sullo Spezia, la prima in campionato dopo tre pareggi di fila (senza contare il successo a tavolino sul Napoli), in una domenica che restituisce ad Andrea Pirlo la gioia dei tre punti, Cristiano Ronaldo, i suoi gol e la serenità di poter costruire, giorno dopo giorno, la squadra che ha in mente. Nonostante l'ampio scarto, visto l'1-4 finale, la prestazione dei bianconeri non ha offerto soltanto cose positive. Bene la manovra offensiva per la quantità di occasioni costruite, meno per movimenti ed alchimie evidentemente ancora da affinare. Ma a preoccupare, in particolare, è l'approccio difensivo in più di una situazione.
La Juve ha concesso allo Spezia ben 16 conclusioni. Soltanto tre di queste hanno centrato lo specchio della porta, ma resta un numero che riflette in qualche modo le difficoltà che sta incontrando la Vecchia Signora nel ritrovare la solidità dei tempi migliori. In questo senso è emblematica l'azione del momentaneo pareggio della squadra ligure: una transizione offensiva innocua che la Juve ha permesso si tramutasse in gol grazie ad una serie di errori inanellati uno dietro l'altro.
Siamo al 32′ e lo Spezia fa girare palla dal versante sinistro a quello destro del campo. La palla arriva da Agudelo, che ha qualche metro di spazio per avvicinarsi all'area di rigore, ma è evidentemente solo, privo dell'appoggio di un compagno, accerchiato da diverse maglie arancioni.
In questo frangente si materializza il primo, grave errore che consente allo Spezia di trovare il pareggio. Bonucci va ad accorciare su Agudelo, ma la sua difesa è troppo remissiva. Il centrale della Juventus, spaventato dalla possibilità di essere puntato, arretra di diversi metri, fino a concedere l'ingresso in area al giocatore colombiano.
Qui la Juventus commette il secondo errore. Bonucci non è più il solo su Agudelo, braccato da altri due avversari, ma l'atteggiamento blando di tutta la fase difensiva dei bianconeri si palesa nel vuoto a centro area nel quale va ad infilarsi, giustamente, Pobega. I giocatori della Juve si concentrano sul pallone e lasciano spazio al centrocampista scuola Milan per battere a rete. Il terzo e ultimo errore dell'azione, dalla prospettiva della Juve, è nella risposta lenta di Buffon, tradito da una deviazione ma poco reattivo nella risposta al tiro dell'avversario. Appunti da cui Andrea Pirlo dovrà ripartire per portare la sua Juve ad un livello più alto.