Osimhen ha imparato la lezione: “Non metterei mai me stesso davanti al concetto di squadra”
Nove gol, abbastanza per restare in cima alla vetta della classifica cannonieri di Serie A e del campionato. Victor Osimhen mette assieme le due cose. Anzi, lascia che il primato personale resti un passo indietro rispetto all'interesse della squadra. Ne parla anche a fine partita, lo ribadisce nonostante tutti i numeri siano dalla sua parte: è suo il merito di aver sbloccato il match di testa (su perfetto suggerimento di Elmas), lotta e sbuffa là davanti, lascia il segno anche nell'azione che porta al raddoppio di Zielinski (uno-due con Lozano), incoraggia e si sbraccia.
È una furia e i difensori dell'Udinese fanno fatica a frenarne l'impeto, la fisicità, la voglia di spaccare il mondo. Il Napoli conquista (anche) grazie a lui l'undicesima vittoria in campionato e stampa un sonoro +11 rispetto alle inseguitrici. Il cerino adesso passa in mano a Lazio, Milan, Juventus e Inter che chiudono la prima finestra di stagione in match difficili. Poi c'è la sosta per i Mondiali che dà appuntamento a gennaio, quando inizierà un altro torneo.
"Spero che i miei compagni della Nigeria giochino un bel Mondiale – dice Osimhen ai microfoni di DAZN subito dopo la partita -. La sosta? Non credo sia un problema, adesso faremo qualche giorno di riposo e poi torneremo pronti per ripartire".
E sarà una un rientro speciale, il calendario propone lo scontro diretto con l'Inter. Ci sarà tempo per pensarci, il presente è dolcissimo e incontro al futuro si può andare con serenità e fiducia, consapevoli che non esistono partite facili. "La partita contro l'Udinese è stata intensa – ha aggiunto Osimhen -. Il loro ritorno in gara nella ripresa ci ha messi in difficoltà ma questo ci conferma come non esistano partite facili. La cosa più importante sono i 3 punti e continuare a vincere".
Secondo rete consecutiva di testa, ancora una volta è stato come rompere il ghiaccio. Il merito lo divide con Elmas che ha il piede caldo (segnerà anche un gol bellissimo) e gli serve un cross perfetto. "Mi ha dato una grande palla. Sono contento non tanto per il gol ma per il grande sforzo collettivo che stiamo facendo come squadra. E con i miei gol posso aiutare la squadra".
Collettivo è la parola che torna spesso nelle parole di Osimhen. Il gruppo davanti a tutto e tutti. Niente prime donne, né egoismi di parte. Poi c'è una mentalità che è finalmente più matura, pronta per compiere qualcosa di importante. Victor dice tutto in una frase che spiega bene cos'è il Napoli adesso. "Se dovessi vincere la classifica capocannonieri sarei felice ma non metterei mai me stesso davanti al concetto di squadra. E con la squadra voglio vincere".