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Tutta l’amarezza di Cristiano Ronaldo: “Peccato per la Champions”

CR7 ha ricevuto il premio di miglior calciatore dello scorso campionato di Serie A. I numeri sono tutti dalla sua parte: 33 partite, 31 gol in un campionato descritto come “strano ma positivo”. Il periodo più florido è stato tra la 14sima e la 23sima giornata quando realizzò 15 reti in 10 match, tra cui quella alla Sampdoria che definisce “il più bello di testa fatto nella mia intera carriera, ne sono sicurissimo”.
A cura di Maurizio De Santis
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"È mancata soltanto la Champions… peccato". Cristiano Ronaldo ha ricevuto il premio di miglior calciatore della scorsa stagione in Serie A. Riconoscimento meritato, l'ennesimo di una carriera che lo ha visto fare incetta di titoli, trofei e primati. Ma l'eliminazione agli ottavi contro il Porto (la seconda consecutiva dopo il Lione, la terza considerando anche il ko con l'Ajax ai quarti 3 anni fa) è una ferita ancora aperta. Difficile da nascondere la delusione, è qualcosa difficile da accettare in virtù del suo passato e delle ambizioni che sono uno stimolo sempre

Lui, il signore dell'Europa dove ha dominato quand'era al Real Madrid, ha lasciato ancora una volta la scena troppo in fretta rispetto alle (sue) previsioni. Lo ha fatto trascinato nel cono d'ombra da una prestazione (persona e di squadra) opaca, al di sotto delle attese, caratterizzata da errori grossolani e – cosa peggiore – accompagnata da quell'immagine in barriera che tratteggia il punto più basso dell'avventura in Coppa.

Il gol alla Samp: "Il più bello della carriera segnato di testa"

I numeri sono tutti dalla sua parte: 33 partite, 31 gol in un campionato che lui stesso descrive "strano", dal doppio volto a causa della pandemia da Covid che ha investito il Paese e l'Europa. Il periodo più florido è stato tra la 14sima e la 23sima giornata quando realizzò 15 reti in 10 match, tra cui quella alla Sampdoria che definisce "il più bello di testa fatto nella mia intera carriera, ne sono sicurissimo". Il salto di CR7 per battere di testa alle spalle di Audero fu straordinario: staccò a 71 centimetri da terra spingendosi fino a quota 2.56 metri e restando in sospensione per 48 centesimi di secondo. Non fu il balzo più poderoso della carriera, che risale invece al 2013 quando col Real Madrid raggiunge i 2.93 metri contro il Manchester United, ma fu ugualmente monumentale.

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Il rammarico, però, resta. E Ronaldo non usa giri di parole per ammetterlo. "È stato un anno positivo e strano allo stesso tempo – ha aggiunto il campione portoghese -. A livello personale di squadra abbiamo fatto bene conquistando il campionato. È mancata soltanto la Champions, peccato. Voglio ringraziare tutti i miei compagni che hanno reso possibile questa mia vittoria e tutti i calciatori che hanno votato per me".

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