Le formazioni di Turchia-Italia: Mancini schiera il tridente per il debutto agli Europei
Stadio Olimpico di Roma ore 21, diretta Tv su Rai 1 e Sky. La partita Turchia – Italia alza il sipario sugli Europei. In ritardo di un anno dopo un 2020 che si fa (farà) fatica a dimenticare. Non c'è il pubblico delle grandi occasioni (scorie della pandemia non lo permettono ancora) ma almeno si giocherà davanti ai tifosi. E sarà (quasi) un ritorno alla normalità. Quindicimila spettatori, di più non si può per adesso. Meglio di niente e del silenzio stucchevole interrotto solo dal tonfo sordo dei colpi al pallone, dalle urla di calciatori e tecnici, dal sibilo del direttore di gara, dalle frasi galeotte pronunciate tra i denti e da quant'altro (interpretazione del labiale compreso) fa parte del corredo accessorio della percezione virtuale, da videogioco, dei match trasmessi in TV.
L'ultima (e unica) volta che la Nazionale ha trionfato all'Europeo è stato nel 1968 e, a giudicare da come andarono le cose, sembrava fosse scritto nel destino: il miracolo di San Gennaro fece sì che la monetina del San Paolo di Napoli ci spedisse in finale, nella Capitale il doppio confronto con la Jugoslavia ci consegnò il trofeo alzato al cielo dal capitano di allora, Giacinto Facchetti. Nel 2008 e nel 2012 ci siamo andati vicini ma contro la Spagna non ci fu storia: andammo a sbattere contro le Furie Rosse prima ai rigori (in semifinale) e poi nel match clou, travolti per 4-0 e ‘umiliati' da Casillas che chiedeva rispetto all'arbitro e di fischiare la fine perché tanto l'avversario era già al tappeto. Nel 2016 l'Italia di Antonio Conte si fermò ai quarti di finale, inciampando nella sicumera di Pellé e Zaza che dal dischetto fecero molta scena ma fallirono il bersaglio grosso.
Oggi tocca a Roberto Mancini che la Nazionale l'ha presa dalle ceneri di Ventura e della mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018. Lo 0-0 con la Svezia a San Siro fu esiziale e cambiò tutto, per fortuna o purtroppo. L'obiettivo adesso è raggiungere la finale Wembley. Il giorno cerchiato in rosso in calendario è l'11 luglio per far sì che il cielo di Londra si colori d'azzurro dopo Berlino nel 2006. Un mese passa in fretta ma, come sempre, è il viaggio quel che conta.
Quello dell'Italia inizia questa sera, la prima tappa è la sfida contro la Turchia di Şenol Güneş ‘che gioca all'italiana' (miglior difesa con il Belgio nelle qualificazioni agli Europei) e può contare su un attacco efficace abbastanza da rifilare quattro ceffoni sul muso all'Olanda nel girone verso Qatar 2022. Solida in difesa (imperniata sullo juventino Demiral e Söyüncü del Leicester), pericolosa in contropiede con il milanista Çalhanoğlu e Burak Yilmaz. In panchina pronto a subentrare c'è un'altra vecchia conoscenza della Serie A: Cengiz Ünder, ex Roma.
La qualità di Insigne nei duelli uno contro uno, il feeling con Immobile (sperando che l'aria di casa dell'Olimpico lo aiuti) e il talento di Berardi scandiscono il tridente scelto da ‘Mancio' per la formazione da schierare esordio. L'Italia arriva all'incontro con la certezza di aver trovato identità ed equilibrio (non prende gol da 785 minuti) intorno a Jorginho e Locatelli, forte di una striscia favorevole (8 vittorie consecutive su 27 risultati utili di fila) e della fiducia scalfita solo dalla sequenza d'infortuni che ha fatto tremare il ct. Verratti non sarà in campo, ma sembra farcela a superare l'acciacco al ginocchio, Sensi e Pellegrini hanno alzato bandiera bianca e sono tornati a casa. Pessina e Castrovilli (in Azzurro proprio quando pensavano che l'unica sfumatura simile sarebbe stata quella del mare in vacanza) i calciatori (ri)spediti in prima linea perché la patria chiama. Raspadori il ragazzo che vuole stupire e può essere la sorpresa ("come Paolo Rossi al Mundial '82", sostiene il ct).
TURCHIA (4-1-4-1): Çakır; Çelik, Demiral, Söyüncü, Meraş; Yokuşlu; Karaman, Tufan, Yazıcı, Çalhanoğlu; Yilmaz. C.t.: Şenol Güneş.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi, Immobile, Insigne. C.t.: Roberto Mancini.
Danny Makkelie, quello del gol fantasma e regolare non convalidato a Cristiano Ronaldo in Serbia – Portogallo (qualificazioni a Qatar 2022), è l'arbitro olandese di Turchia – Italia. Unico precedente con la Nazionale è uno 0-0 contro i lusitani nella quinta giornata di Nations League. Ad agosto scorso c'era lui a dirigere la finale di Europa League vinta dal Siviglia contro l'Inter di Conte. Sarà coadiuvato dal quarto uomo, Stéphanie Frappart, primo arbitro donna nella storia degli Europei che in Champions League ha diretto la Juventus contro la Dinamo Kiev. Hessel Steegstra e Jan De Vries gli assistenti del direttore di gara, al Var ci sarà il connazionale Kevin Blom. Stringiamoci a coorte, l'Italia chiamò.