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Tuchel vuole Osimhen al Bayern Monaco: “Se dico la mia opinione, Spalletti mi dice di tacere”

Tuchel ha commentato le ultime voci di mercato che accostano Osimhen al Bayern Monaco in conferenza stampa.
A cura di Vito Lamorte
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Thomas Tuchel vuole costruire un Bayern Monaco a sua immagine e somiglianza. Arrivato pochi giorni fa in maniera assolutamente clamorosa, visto che l'esonero di Julian Nagelsmann non era assolutamente nelle previsioni, l'allenatore tedesco ha messo a referto due vittorie in Bundesliga e due nelle coppe.

L'ex tecnico chiederà al club qualche rinforzo soprattutto in attacco e nei giorni scorsi si è parlato molto di due nomi in orbita Bayern in vista della prossima estate: si tratta di Victor Osimhen del Napoli e Harry Kane del Tottenham.

Questi rumors di mercato sono entrati anche nella conferenza stampa che precede la sfida di Bundesliga contro l'Hoffenheim: “Ho un’opinione sul giocatore, ma conosco anche i meccanismi. Se viene riportato in Italia, viene percepito in maniera diversa. E il mio collega, in questo caso Spalletti, dice che devo tenere il becco chiuso. Per questo non parlo di giocatori altrui”.

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Tuchel non si è sbilanciato ma è abbastanza normale che un giocatore come Osimhen possa essere un obiettivo di un club prestigioso come quello bavarese.

Inoltre, il tecnico tedesco vedendo come Luciano Spalletti ha risposto a Pep Guardiola in merito alle squadre favorite per la Champions League ha preferito evitare il commento onde evitare una reazione da parte dell'allenatore del Napoli.

Nei giorni scorsi Sky Deutschland aveva parlato di contatti e di una richiesta di De Laurentiis che supera i 130 milioni di euro. Vedremo se in estate ci sarà davvero un avvicinamento oppure si tratta del solito ‘fantamercato' di mezza stagione.

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Tuchel, inoltre, si è soffermato anche sulla vicenda Mané, sospeso dal Bayern dopo aver colpito Sanè in faccia: “Non ero presente quando è successo, ma ovviamente ho parlato subito con tutti gli interessati. Era importante chiarire la situazione prima dell’allenamento successivo. Ora possiamo affrontare la questione con serenità, non siamo la prima squadra alla quale capitano episodi del genere e non saremo l’ultima. Difendo Manè perché ha riconosciuto l’errore ed ha chiesto scusa. A volte il problema dei giocatori non è fisico, ma gli manca leggerezza”.

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