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Tuchel pronto a fare anche il tassista per la trasferta del Chelsea a Lille: “Disposto a tutto”

In vista della trasferta europea a Lille per il ritorno degli ottavi di Champions, il tecnico del Chelsea non ha nascosto il malessere generale ma anche la grande voglia di farcela: “Speriamo tutto si risolva in fretta”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'attuale crisi del Chelsea non conosce confini, il futuro è una nebulosa che potrà essere dipanata solamente nei prossimi giorni, soprattutto in caso di cessione da parte di Abramovich a terze parti, dopo la decisione del patron russo di farsi da parte ma non senza essere incappato nelle sanzioni decise dal Governo inglese. Nell'attesa, però, c'è una stagione da giocare, tra Premier League e Champions e i campioni d'Europa e del Mondo in carica sono attesi da una trasferta in Francia per mercoledì prossimo, con il ritorno degli ottavi a Lille.

Un viaggio che in altre circostanze sarebbe stato semplice routine ma che oggi si sta per trasformare in una possibile odissea. Il Chelsea non ha più fondi a disposizione, legato dalle restrizioni ed abbandonato dagli sponsor. Una situazione insostenibile e che potrebbe avere conseguenze a lungo termine devastanti se si protraesse ancora con effetti deleteri anche sul fronte sportivo, con i tesseramenti di giocatori e staff tecnico. L'unica possibilità, al momento, è di mantenere ad ogni costo la calma, come ha provato a sottolineare nella conferenza della vigilia, Thomas Tuchel il tecnico tedesco dei Blues.

La cosa certa è che il Chelsea sarà puntualmente allo Stade Pierre-Mauroy di Villeneuve d'Ascq, a Lille, per mercoledì 16 marzo, per scendere in campo e disputare il ritorno degli ottavi di finale alle 21:00, dopo la gara dell'andata che aveva visto trionfare i londinesi 2-0 a Stamford Bridge, ipotecando l'accesso ai quarti e il proseguimento nella Coppa di cui i Blues sono detentori. Il problema è che non si saprà fino all'ultimo in che condizioni psicofisiche la squadra arriverà per giocare gli ultimi decisivi 90 minuti. Il viaggio, infatti, solitamente su charter privato e un'organizzazione che implica la logistica programmata fino all'ultimo dettaglio, potrebbe trasformarsi in un problema. Il Chelsea non si può permettere né costosi voli né alberghi a cinque stelle.

"Da quanto ne so" ha ammesso Tuchel "dovremmo prendere un aereo per la trasferta Champions di Lille. Ma se sarà il caso siamo pronti ad andare in treno, in caso contrario in autobus, e sono anche disposto a guidare un'auto a sette posti". Determinazione, per l'allenatore tedesco che scaccia così i fantasmi pesanti di una situazione insostenibile. "Il Chelsea è in vendita, speriamo solamente che tutto si possa risolvere il prima possibile, solamente così potremo capire che cosa succederà in futuro".

Un futuro al quale Tuchel per primo prova a non pensarci: "Non so cosa accadrà se resterò ancora qui", appellandosi al presente, alla prossima sfida, europea, in una coppa in cui il Chelsea è riuscito a imporsi solamente una stagione fa, in una cavalcata straordinaria. Vincendo la Champions League, un sogno per il quale Tuchel è sempre stato pronto all'impossibile: "Se qualche anno fa mi avessero chiesto cosa sarei stato disposto a fare per giocare una partita di Champions, avrei risposto qualsiasi cosa". Anche il tassista.

Intanto si susseguono le voci per il cambio di mano del club londinese. Abramovich ha da tempo tolto la propria ingombrante presenza lasciando la gestione al Fondo ma non basta perché la società dev'essere tolta dalle mani dell'oligarca russo che dalla vendita non percepirà alcunché. Le trattative sul tavolo sono arrivate all'indomani della notizia della cessione, solleticando anche la voglia di chi vorrebbe specularci per un po' di visibilità, ma che si è concentrata su un paio offerte concrete. La prima, però considerata troppo bassa, è arrivata da una cordata svizzero-americana, la seconda si è concretizzata in queste ultime ore con una cordata saudita. Le ultime indiscrezioni confermano l'interesse del Saudi Media Group, che ha fatto un'offerta da 2,7 miliardi di sterline (3,5 miliardi di dollari) per l'acquisto del Chelsea. L'azienda, in mano allo sceicco Mohamed El Khereiji si è detto essere un tifoso da sempre del Chelsea, ed è a capo di un consorzio privato.

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