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Tuchel chiude i giocatori del Chelsea nello spogliatoio, poi racconta tutto: “Questa volta parlo io”

Dopo le sconfitte contro Brentford e Real Madrid, Tuchel ha ammesso pubblicamente di essersi infuriato con i suoi giocatori nello spogliatoio a porte chiuse.
A cura di Marco Beltrami
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Prima il Brentford, poi il Real Madrid. In pochi giorni il Chelsea è affondato allo Stamford Bridge, incassando due sconfitte pesantissime. 7 gol subiti e 2 segnati per i Blues che probabilmente hanno risentito anche dei guai societari, dopo le dimissioni del presidente Abramovich. Questo però non può essere un'attenuante per mister Tuchel, che non ha nascosto l'amarezza per il doppio ko, soprattutto quello contro le merengues in cui non sono mancati anche gli errori decisivi e da parte di molti dei suoi giocatori. Il manager tedesco si è sentito un po' tradito dalla sua squadra e non le ha mandate a dire.

Se per giustificare la sconfitta con il Brentford di Erisken si poteva anche usare come attenuante il pensiero del match successivo in Champions, per il confronto dell'andata contro il Real c'è poco da dire. Un Chelsea troppo brutto da vedere, difensivamente fragile e poco cinico offensivamente. Le foto del crollo dei londinesi sono l'errore di Mendy in occasione del terzo gol di Benzema, e il gol sbagliato da Lukaku sotto porta. Adesso prima del ritorno dei quarti al Bernabeu, appuntamento in campionato contro il Southampton per cercare di ritrovare la vittoria e soprattutto sensazioni positive.

Per farlo bisogna però mettere le cose in chiaro, e per questo Tuchel ha deciso di essere molto perentorio. Già nel post Real è andato in scena un confronto molto duro, in cui il manager tedesco ha alzato la voce. A confermare il tutto è stato l'ex Borussia Dortmund e PSG, che in conferenza stampa, ha parlato di una vera e propria strigliata nello spogliatoio. Non si è tratto di una discussione ma di un vero e proprio sfogo da parte del manager: "Prendiamo seriamente in considerazione il punto di vista dei giocatori, ma dopo gli ultimi due match ho sentito il bisogno di esprimere il mio, a porte chiuse, dove tutti possono accettare le critiche".

La rabbia di Tuchel in Chelsea-Real
La rabbia di Tuchel in Chelsea-Real

Con chi se l'è presa Tuchel? E quali sono state le sue rimostranze? L'allenatore ha dato alcuni indizi: "Non cerchiamo colpevoli, ma dobbiamo sottolineare qualcosa di cui non siamo contenti, come la difesa. Mancano principi offensivi. Il ritmo e la ripetizione, degli attacchi e la disciplina negli stessi e nelle posizioni. Non eravamo mai dove saremmo dovuti essere. Non si tratta di critiche generali, ma di dettagli e situazioni di giocatori. Li amo, ma penso che possano fare di meglio. Tutti insieme, Non è normale giocare così e non eravamo al nostro livello".

Insomma Tuchel ha ammesso di essersi rivolto al suo spogliatoio, senza frenarsi, sfogandosi in maniera molto diretta. Dalle sue parole traspare anche la sensazione di essersi spinto oltre: "Per me è meglio esprimere il fatto che ero arrabbiato, non nasconderlo. Li ho affrontati e non sono stato bravo a nascondere le emozioni, perché sentivo che eravamo sotto livello, nel peggiore momento per farlo. So quanto possiamo essere migliori, e questo ha portato alla mia reazione. Penso che i calciatori capiscano che l'allenatore sia arrabbiato, ho spiegato le mie ragioni". La voglia del tecnico è quella di dare una scossa, nel momento decisivo della stagione.

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