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“Tu non entri”: la brutta sorpresa di Mourinho a Schweinsteiger, l’inizio della fine allo United

Bastian Schweinsteiger è tornato a parlare della fine della sua esperienza al Manchester United, tutto nacque da una decisione spiazzante dell’ex allenatore José Mourinho.
A cura di Marco Beltrami
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Bastian Schweinsteiger è stato una colonna della Germania e soprattutto del Bayern Monaco. Nel 2015 l'ex duttile centrocampista tedesco decise di provare una nuova esperienza professionale in un altro top club, il Manchester United. Le cose per l'attuale opinionista e commentatore TV sono andate tutto sommato bene nella prima stagione, con 31 presenze all'attivo e sotto la gestione di van Gaal. Di tutt'altro tipo invece il secondo anno, quando all'Old Trafford è arrivato José Mourinho con il quale le cose non sono andate nel migliore dei modi, con Schweinsteiger che poi nell'estate 2017 ha lasciato l'Inghilterra per chiudere la sua carriera nei Chicago Fire, oltreoceano.

Con la maglia Red Devils comunque Schweinsteiger ha messo a referto 31 presenze nella sua prima stagione. Purtroppo a complicare i piani sono stati gli infortuni, come raccontato nel podcast ufficiale dello United: "Il mio primo infortunio l'ho avuto in stagione, prima di essere curato dal dipartimento medico dello United e poi durante un allenamento ho avuto lo stesso infortunio, quindi ho chiesto a Louis Van Gaal se potevo farmi curare in Germania perché avevamo gli Europei nel 2016 in arrivo ed era sempre stato d'accordo. Così l'ho fatto, ero in forma, ho giocato gli Europei, non vedevo l'ora di venire allo United per giocare con Mourinho che due volte voleva comprarmi all'Inter nel 2010 e poi al Madrid".

Le cose sembravano mettersi bene per Schweinsteiger che era davvero intrigato dalla possibilità di lavorare con il manager portoghese. A questo punto però ecco la brutta sorpresa, con il tedesco che non è potuto entrare nemmeno nello spogliatoio. Il motivo? Una scelta presa proprio dallo Special One: "È stato molto strano il giorno del mio compleanno, sono venuto nello spogliatoio e volevo cambiarmi, ma poi qualcuno mi ha detto che non potevo entrare nello spogliatoio e dovevo cambiarmi altrove per giocare con la seconda squadra". 

In particolare il portoghese aveva dei dubbi sulla professionalità dell'ex Bayern Monaco, dopo l'infortunio. Una grandissima delusione per lui: "Avevo molto rispetto per lui ovviamente, ma non capivo la situazione per cui non mi era permesso allenarmi la prima squadra perché c'erano alcune opinioni diverse sul fatto che fossi un professionista, il che non è vero perché lo sono. L'ho sempre dimostrato allenandomi con i ragazzi della Primavera o la prima squadra. Sono rimasto ferito, e quando ne ho parlato con lui, non riuscivo a capire la sua spiegazione".

Lo stesso allenatore nel 2017 si è scusato con Schweinsteiger, soprattutto per il suo atteggiamento a livello umano: "È nella categoria di giocatori con i quali mi scuso per ciò che gli ho fatto. È stata l'ultima cosa che gli ho detto prima che partisse. Mi ha chiesto di lasciarlo andare e ho dovuto dire di sì. Mi dispiace per il primo periodo con lui: lo sa e io sono felice che sappia, perché gliel'ho detto. Mi mancherà: è un bravo ragazzo, un buon professionista, una buona influenza nello spogliatoio".

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Ormai però il danno era fatto, e infatti Bastian non nasconde che quell'episodio ha incrinato per sempre il suo rapporto con il club: "Mourinho si è scusato e ha detto di aver commesso un errore. Ovviamente è stato carino, ma ho perso il mio cuore e un po' di affetto verso il club, non i tifosi, non i giocatori, non le persone che vivono a Manchester. Non è stato facile. Se voglio fare qualcosa, voglio farlo con tutto il mio cuore e la mia energia. Ma mi ha ferito così tanto che è stato un grande dolore per me e non potevo davvero fidarmi del club". 

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