Tshabalala, 10 anni fa il gol storico per il Sud Africa al Mondiale 2010
Siphiwe Tshabalala. Quel nome che sembrava una scioglilingua per il telecronista di allora è entrato nella storia del calcio internazionale. Minuto numero 55, segna il primo gol della Coppa del Mondo e porta in vantaggio il Sud Africa contro il Messico. Nello stadio di Johannesburg fa esplodere i mille colori della Rainbow Nation. È l'11 giugno 2010, la danza dei ‘Bafana Bafana' è scandita dal rumore incessante delle ‘vuvuzela', trombette ad aria dal suono potente e monocorde che divennero il sottofondo caratteristico di tutte le gare del Mondiale.
Tshabalala, oggi 35enne, ricorda con un velo di commozione quei momenti bellissimi: scatta il contropiede, riceve palla e la scaglia con tutta la forza possibile verso la porta avversaria. Sinistro potente e preciso. Segna e impazzisce di gioia correndo sotto la tribuna a danzare assieme ai compagni di squadra. E quel catino di 94 mila anime diventa un caleidoscopio di emozioni.
È stato semplicemente fantastico – ha ricordato Tshabalala nell'intervista a Sport Bible -. Quel gol è come se avesse unito una nazione intera e oer me fu la realizzazione dei sogni di bambino. Avevo sempre desiderato giocare un evento del genere e, oltre ad averlo fatto, ero riuscito anche a fare gol… fu pazzesco per me per tutto il Sud Africa.
La notorietà acquisita grazie a quell'edizione del Mondiale lo portò a un passo dalla Premier League. Giocare nell'Arsenal ("è sempre stata la mia squadra preferita") avrebbe coronato la carriera ma il trasferimento in Inghilterra non s'è mai concretizzato per questioni burocratiche e di costo del cartellino. Eccezion fatta per l'ultima esperienza in Turchia (Erzurumspor), l'ex ala dei Bafana Bafana è rimasto sempre in Sud Africa e vi ha fatto di ritorno più di recente dopo l'interruzione del campionato per l'emergenza sanitaria provocata dalla diffusione dei contagi da Covid-19.
Attualmente è svincolato e potrebbe essere la Cina la prossima tappa della sua esperienza di calciatore, nel frattempo Tshabalala è impegnato attraverso la propria fondazione in progetti di beneficenza e attività di solidarietà per la sua comunità: ha consegnato pacchi alimentari, generi di prima necessità alle persone più bisognose e scritto anche un libro dedicato ai ragazzi affinché non demordano nell'inseguire i loro sogni A molti di loro ha donato anche le scarpette per giocare.
Voglio solo ispirare e dare speranza a questi giovani per farli sentire parte della nostra storia anche se non c'erano. Voglio mantenere vivo un sogno.