Trump accoglie la Juve nello studio ovale e mette tutti in imbarazzo con una domanda sulle donne

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nello studio ovale, parla di un argomento a dir poco delicato, ovvero il possibile intervento nella guerra tra Iran e Israele e lo fa con l'intera squadra della Juventus alle sue spalle. Una scena a dir poco curiosa, figlia della visita della formazione bianconera che si prepara all'esordio americano nel Mondiale per Club.
La Juventus in visita al presidente USA Trump, scene curiose
I volti dei calciatori della Vecchia Signora tradiscono un evidente imbarazzo. L'imbarazzo di chi si sente quasi fuori luogo in un contesto che nulla a che fare con lo sport e con il calcio. Un imbarazzo che è aumentato in maniera esponenziale quando Trump ha sorpreso un po' tutti con una domanda particolare a conferma della sua avversione per la presenza di atleti transgender nello sport.
La domanda particolare di Trump ai giocati della Juve
In particolare il presidente USA ha chiesto ai giocatori della Juventus: "Avete mai avuto donne in squadra? Una donna potrebbe entrare nella vostra squadra, ragazzi? Ditemelo, cosa ne pensate?". Locatelli, Weah e altri bianconeri si sono lasciati andare ad un sorriso, guardandosi tra di loro senza sapere cosa rispondere, mostrandosi quasi in soggezione.
A quel punto Trump intenzionato ad ottenere una risposta ha chiamato in causa i dirigenti e in particolare il neo direttore generale della Juventus Comolli, che ha spiegato: "Abbiamo una squadra femminile molto forte". Una risposta che non ha smosso Trump dal suo intento iniziale, come confermato dalla replica: "Le donne dovrebbero giocare con altre donne. Capite? Siete molto diplomatici".
La posizione di Trump sull’argomento è nota da tempo, come confermano anche alcuni ordini esecutivi firmati. Il presidente ha ridefinito il sesso come “binario biologico”, eliminando ogni riconoscimento federale del genere, e sostituendo ‘gender' con ‘sex' in documenti ufficiali e sospendendo i finanziamenti per strutture ad identità di genere, inclusi gli sport femminili