Troy Deeney non vuole giocare: “Penso alla mia famiglia. Perderò soldi? Sono già stato povero”
Troy Deeney si unisce al coro di chi dice no alla ripresa della Premier League. Il bomber e capitano del Watford si unisce al coro dei giocatori scettici sul ritorno in campo oltremanica. Parole perentorie quelle del classe 1988 che in un intervento social ha confermato la sua posizione ribadendo di non voler mettere a rischio la sua famiglia. Deeney che ha dichiarato "se non è abbastanza sicuro per i fan essere all'interno di uno stadio, perché dovrebbe essere sicuro per i giocatori essere lì". Il giocatore non è spaventato dalla prospettiva di non percepire più lo stipendio: "Sono stato povero prima, quindi perché dovrei preoccuparmi".
Perché Troy Deeney del Watford non vuole tornare in campo in Premier League
Troy Deeney non ci sta. Il bomber e leader del Watford ha ribadito il suo no al ritorno in campo in Premier League. L'attaccante che già in occasione degli incontri con i funzionari della Premier League ha manifestato le sue perplessità sulla ripresa del calcio, in un'intervista su Instagram, ha confermato di non pensare al calcio giocato. La volontà di Deeney è di salvaguardare la salute della sua famiglia: "Al momento non sto nemmeno parlando di calcio. Sto pensando solo alla salute della mia famiglia. Se sento che giocando non mi prenderò cura di loro, non lo farò perché non voglio metterli a rischio".
Deeney: "Senza calcio mi toglieranno i soldi? Sono stato già povero"
Deeney dunque potrebbe rifiutarsi di giocare. Il rischio di restare senza stipendio non lo spaventa, visto che al momento la priorità a suo dire è la salute: "Che cosa faranno, mi toglieranno i soldi? Sono stato povero prima, quindi non mi dà fastidio". Per il leader del Watford, i calciatori non dovrebbero essere privilegiati rispetto agli operatori sanitari: "Stiamo facendo tutti questi test per riportare i calciatori al lavoro e quindi il Servizio Sanitario Nazionale, gli operatori e le persone in prima linea non ne hanno abbastanza. Come si giustifica questa cosa? Mi sento come se volessero riportarci al lavoro in modo che possano prelevare più tasse da te. I giocatori della Premier League pagano quasi £ 4 miliardi di tasse all'anno ".
Le contraddizioni del ritorno in campo in Premier League. Liam Gallagher sta con Troy Deeney
Il centravanti ha spiegato il perché a suo dire il calcio, nonostante i protocolli, resta uno sport a rischio: "Se non è abbastanza sicuro per i fan essere all'interno dello stadio, perché dovrebbe essere sicuro per i calciatori essere lì? In occasione dei corner ci sono 18 o 19 uomini in area, non è un allontanamento sociale. Sono queste le domande che le persone hanno posto ma al momento non abbiamo ricevuto risposte perché non possono darle". Le sue parole hanno lasciato il segno, sollevando un polverone anche sui social. Tra chi si è schierato dalla sua parte c'è anche il cantante Liam Gallagher, ex Oasis che con un tweet ha chiesto "rispetto" per Troy Deeney