Troppo Manchester City per l’Atalanta: la Dea crolla all’Etihad per 5-1
Il Manchester City schianta l’Atalanta per 5-1, vola a punteggio pieno e si conferma prima forza del Gruppo C distanziando di cinque punti Shakhtar Donetsk e Dinamo Zagabria che, nel pomeriggio, impattano per 2-2. Nonostante l’assenza del bomber Zapata, ed un buon avvio, i bergamaschi escono con le ossa rotte dall’Etihad Stadium. Con i ragazzi di Gasperini abili in avvio a tenere testa ai più titolati inglesi ma anche a passare in vantaggio col rigore dall’ucraino Malinovski. Un gol che da buona notizia, si trasforma in una sveglia per i padroni di casa che si scatenano e affermano prepotentemente i propri valori tecnici. Con Sterling e Aguero incubi della difesa atalantina e carnefici di una buona Dea. Che subisce l’uno-due nel primo tempo sull’asso anglo-argentino per poi capitolare definitivamente nella seconda parte della gara. Stavolta, con le firme dell’asso dei Citizens in maglia numero #7. Che al 58’, al 64’ ed al 68’ firma il pokerissimo per i suoi con una straordinaria tripletta. A cui si aggiungono un assist ed un rigore conquistato. Qualificazione, ora, al netto del terzo Ko di fila, se non compromessa molto, ma molto complicata specie in vista del return match fra due settimane a campi invertiti.
Primo Tempo
L’Atalanta parte col piglio giusto, buon avvio degli orobici
Il pari delle 18.55 fra Shakhtar Donetsk e Dinamo Zagabria, il contesto e la voglia di far bene davanti ai mostri sacri del Manchester City all’Etihad Stadium, consentono ai bergamaschi di partire forte contro i più attrezzati Citizens di Guardiola. Le gambe, di certo, non tremano e l’ambizione di fare lo sgambetto ai padroni di casa è fortissima. Tutti sono concentrati, mentalizzati al punto giusto con l’imprinting degli uomini in missione. E infatti, i primi venti giri di orologio sono tutti di marca atalantina col City capace sì di palleggiare ma senza creare grossi grattacapi alla linea difensiva degli orobici. Che si fanno vedere, spesso di rimessa, dalle parti di Ederson. Come al 6’, quando Ilicic sbaglia uno stop che gli avrebbe permesso di calciare da posizione favorevole, come al 12’, quando Castagne sciupa di testa un bellissimo cross di Gosens dall’altra parte, o come al 20’ quando ancora lo sloveno Ilicic, stasera in posizione di falso nueve, tira da fuori area ma senza troppa pericolosità. Col portiere verdeoro che blocca senza alcun problema.
Ilicic e Malinovski colpiscono. Il City con Aguero prima impatta e poi mette la freccia
Dopo un’ottima alba di match per gli ospiti, sale in cattedra il Manchester City che capisce di dover innestare le marce alte per avere la meglio su questa grintosa e concentrata Atalanta. Sterling e Aguero scaldano i motori e iniziano a macinare chilometri: l’inglese sulla fascia contro il duo Toloi–Castagne, l’argentino al centro sui passi di Djimsiti. E al 21’, il #7 dei Citizens va sul fondo, crossa al centro spaccando in due la difesa avversaria salvo poi non trovare nessuno a raccogliere da posizione ravvicinata. Il #10 di casa, invece, ci prova due volte: dapprima, al 23’, con un tiro a giro dal limite dell’area con Gollini che devia in corner, e poi al 24’ spedendo alto un bellissimo suggerimento di Foden dopo una inarrestabile sgroppata sulla destra del #47 ai danni di Masiello.
Ma nel momento migliore del Manchester, arriva il vantaggio ospite. Malinovski guida palla al piede una transizione attiva per i suoi, allarga con intelligenza per Ilicic che dalla zona mancina dell’area di rigore avversaria, dribbla Fernandinho che lo stende. Rigore per gli orobici. Dal dischetto si presenta il baby gioiello ucraino Malinovski che fa gol spiazzando Ederson. È apoteosi nel settore ospite dell’Etihad. Ma anche l’inizio della riscossa dei ragazzi di Guardiola che col Kun, in appena cinque di gioco, fra il 34’ ed il 39’, prima raggiungono e poi sorpassano la Dea. Prima, sul solito asse Sterling–Aguero, col primo che suggerisce al centro e il secondo che beffa la linea avversaria, e Gollini, col piede destro.
E poi con un altro rigore, anche questo sacrosanto, con Sterling nei panni del risolutore: il #7 taglia a fette il pacchetto arretrato avversario, entra in area ma viene steso da Masiello. Aguero dagli 11 metri è implacabile e Gollini, pur intuendo, non può fare altro che raccogliere il pallone in fondo al sacco.
Secondo Tempo
Gasp non fa prigionieri: fuori Masiello e Gomez. Ma Sterling fa hat trick e chiude tutto
A inizio ripresa Gasperini decide di rivoluzionare la squadra. Fuori i deludenti Masiello e Gomez, dentro Pasalic e Muriel per una Dea che passa dal 3-4-2-1 ad un più ordinato 4-3-1-2 con Malinovski alle spalle di Ilicic e Muriel. Ma il cambio di formazione non sembra giovare ai bergamaschi che invece cominciano la seconda frazione come avevano concluso la prima. Con qualche buon fraseggio davanti ma alla totale mercé di Sterling in fase passiva. L’inglese non conosce ostacoli e dribbla tutti. E poi, al 58’, su sortita esterna di De Bruyne che serve al centro Foden, lo stesso Sterling spara da posizione invidiabile battendo inesorabilmente Gollini. Per una rete che legittima come Mvp l’ex Liverpool e che scava un solco profondo fra le due squadre. Con l’Atalanta, stante l’impegno e la voglia riversata sul rettangolo verde, incapace di raddrizzare una partita segnata dai campioni dei Citizens.
Con Sterling, al 64’, a firmare il poker al termine dell’ennesima imprevedibile sortita sulla corsia mancina con Toloi, nell’occasione, incapace di metterci una pezza: Sterling sterza sul piede forte, converge al centro e fa gol. Per poi fare hat trick, al 68’, archiviando sul 5-1 la gara. I bergamaschi chiudono all'attacco, sfiorano in alcune occasioni il raddoppio, con Muriel e Freuler, si guadagnano il rosso, per somma di ammonizioni di Foden, ma non sbloccano il punteggio che non si schioda da questo severo 5-1.
Tabellino e voti
Manchester City (4-3-3) #31 Ederson 6; #2 Walker 5.5, #25 Fernandinho 5.5, #16 Rodri 6 (Dal 41’ Stones 6), #22 Mendy 6- (Dal 72’ Cancelo 6); #8 Gundogan 6, #47 Foden 7, #17 De Bruyne 6+ (Dal 67’ Otamendi 6); #7 Sterling 8, #26 Mahrez 5.5, #10 Aguero 7+. A disposizione: #1 Bravo; #30 Otamendi, #5 Stones, #27 Cancelo; #20 Bernardo Silva, #21 David Silva; #9 Gabriel Jesus. Allenatore Pep Guardiola 7+
Atalanta (3-4-2-1) #95 Gollini 5.5; #2 Toloi 5, #19 Djimsiti 5.5, #5 Masiello 5 (Dal 46’ Pasalic 5.5); #21 Castagne 4.5, #15 De Roon 5.5, #11 Freuler 5.5, #8 Gosens 6+; #18 Malinovski 6.5, #10 Gomez 5.5 (Dal 46’ Muriel 5.5); #72 Ilicic 5.5 (Dal 72’ Hateboer 5.5). A disposizione: #57 Sportiello; #41 Ibanez; #88 Pasalic, #13 Arana, #33 Hateboer; #9 Muriel, #99 Barrow. Allenatore Gian Piero Gasperini 5.5