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Troppi calciatori con l’influenza, il Borussia Dortmund vieta abbracci e ‘high five’

Tanti giocatori del Borussia Dortmund sono stati colpiti da un virus influenzale e per evitare che tutti i giocatori della rosa si ammalnoi i dirigenti hanno stabilito una serie di regole ferree. Non ci potranno essere contatti di alcun tipo tra i giocatori del Borussia Dortmund, nemmeno quando dovranno festeggiare un gol segnato, vietati anche abbracci e ‘high five’.
A cura di Alessio Morra
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Il Borussia Dortmund la scorsa estate ha speso tantissimo, vuole vincere il campionato, lo scorso anno ci è andato vicinissimo ma non è riuscito a sfruttare un grande vantaggio conquistato nel girone d'andata. I tanti acquisti finora non hanno dato i risultati sperati e nelle ultime settimane i risultati sono stati negativi, anche a causa di un virus influenzale che ha colpito mezza squadra. Il primo ad ammalarsi è stato Mario Götze, poi sono finiti nell'elenco degli indisponibili anche Reus e il portiere Burki. Per evitare che tutto il resto della squadra venga contagiata il Borussia ha stabilito delle regole ferree che tutta la squadra deve seguire.

I divieti del Borussia Dortmund

La società ha impostato una serie di regole da rispettare rigorosamente per evitare che si ammalino altri giocatori. Non deve esserci alcun tipo di contatto fisico tra i giocatori. Sono vietati anche gli abbracci e gli ‘high five', il cinque, tra compagni di squadra. Non si può festeggiare nemmeno un gol. Se qualcuno realizza una rete dev'esultare in solitario, come Tardelli nella finale del Mundial dell'82. Insomma ognuno per sé, sempre, in campo e fuori per non correre ulteriori rischi. I giocatori del Borussia dovranno vedersi il meno possibile, almeno fino a quando non scomparirà questo virus influenzale.

I precedenti del Furth, della Polonia e del Tottenham

In Germania non è la prima volta che viene vietato il contatto fisico a dei calciatori. Qualche anno fa il Greuther Furth vietò ai tesserati anche effusioni con mogli e fidanzate. Sembrano regole eccessive, ma la prudenza non è mai troppa. Poco tempo fa una serie di calciatori della Polonia furono contagiati da Milik e diedero forfait a un match di Qualificazione con la Lettonia. Famosissimo invece il caso del Tottenham, che perse nel 2006 la sfida che valeva un posto in Champions per il West Ham, più di mezza squadra fu messa ko da una lasagna andata a male.

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