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Tripletta all’esordio contro la squadra allenata dal padre: lo elimina nei preliminari di Champions

Orri Oskarsson ha 18 anni e all’esordio da titolare nel Copenaghen ha segnato una tripletta nei preliminari di Champions contro la squadra allenata da suo padre. Lo ha eliminato dopo il doppio confronto.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Orri Oskarsson ha 18 anni ed è un attaccante del Copenaghen. Nei preliminari di Champions League il destino ha voluto che affrontasse gli islandesi del Breidablik allenati da suo padre. E pensare che quest'ultimo l'aveva fatto esordire a 13 anni e ora, a cinque anni di distanza, Orri segna una tripletta con la maglia del Copenhagen ed elimina il Breidablik allenato… da suo padre. Il Copenaghen ha così superato il secondo turno preliminare di Champions forte del 2-0 dell'andata in Islanda e del 6-3 finale della gara di ritorno in Danimarca.

Orri Oskarsson ha esordito giocando la sua prima partita da titolare con la maglia dei danesi. In campo il 18enne è stato a dir poco esplosivo segnando prima una rete nel primo tempo e poi altre due nella ripresa. La tripletta è un sogno per lui anche se la gioia è stata subito smorzata dall'amarezza di aver dato una delusione a suo padre. Francamente difficile per gli islandesi comunque ribaltare il 2-0 dell'andata e fare l'impresa in Danimarca. e dopo il goal griffato al termine della prima frazione di gioco, ne ha realizzati altri due: il momentaneo 5-1 in avvio di secondo tempo e il 6-2 al 56′.

Oskarsson è stato acquistato dal Copenaghen nel settembre 2020 e da lì ha iniziato il suo percorso di crescita nella squadra danese. Un lungo cammino che il destino ha voluto arrivasse a raggiungere il suo apice con l'esordio da titolare in squadra nei preliminari di Champions League proprio contro la squadra di suo padre. Il volto di quest'ultimo a ogni rete di suo figlio non lasciava trapelare alcuna emozione. Le telecamere hanno più volte indugiato proprio sul papà del 18enne attaccante danese che nel frattempo festeggiava con i propri tifosi i gol che hanno consentito alla squadra di superare il turno.

Una notte sicuramente da ricordare per tutta la vita e che inevitabilmente anche suo padre non dimenticherà facilmente. Da una parte la delusione di non essere riuscito nell'impresa di eliminare il Copenaghen dopo il doppio confronto, dall'altra la gioia di vedere suo figlio prendersi completamente la scena ed entrare di diritto nel calcio che conta con una performance da urlo che l'ha messo in evidenza nel più grande palcoscenico del calcio europeo.

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