Tre nuovi indagati per la morte di Diego Armando Maradona
Continuano le indagini sulla morte di Diego Armando Maradona. Gli inquirenti della Procura di San Isidro hanno aggiunto questo lunedì nell'elenco degli indagati lo psicologo Carlos Díaz, che ha curato l'ex giocatore nei mesi precedenti la sua morte; e due infermieri, Dahiana Gisela Madrid e Ricardo Almirón. A confermare questa notizia è stata l'agenzia Efe su informazioni arrivate da fonti vicine alla Procura federale. Lo psicologo e i due infermieri si uniscono all'indagine per negligenza nelle cure mediche del Pibe de Oro che potrebbe sfociare in un'accusa per omicidio colposo, in cui sono già iscritti anche il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov.
Per quanto riguarda lo psicologo Díaz, la procura dice di avere delle prove che dallo scorso ottobre ha avuto un ruolo importante nelle cure di Maradona ma sempre sotto le direttive di Cosachov: quest'ultima è indagata per presunta "falso ideologico" perché sospettata di avere effettuato prescrizioni e certificati medici senza aver mai visitato Maradona.
L'iscrizione tra gli indagati dei due infermieri è legata al fatto che, secondo fonti dell'accusa, avrebbero potuto notare la situazione che ha portato alla morte della stella argentina, avvenuta il 25 novembre a causa di un arresto cardiorespiratorio all'età di 60 anni, se avessero controllato in un modo più rigoroso. Gli inquirenti che stanno portando avanti le indagini non escludono altre novità nelle prossime settimane.
Intanto la Procura ha chiesto anche al giudice l'autorizzazione per l'apertura dei cellulari di Maradona, che sono stati sequestrati il giorno della sua morte. Nei giorni scorsi sono state pubblicate alcune conversazioni telefoniche tra il medico Luque e la psicologa Cosachov che hanno destato un certo scalpore in Argentina. Intanto si continua a lavorare con gli altri testimoni e nelle prossime ore è prevista la convocazione della cuoca Romina Rodriguez, che è rimasta con l’argentino fino all’ultimo ed era una delle poche persone che si trovava nella casa in cui Maradona è deceduto.