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Tragedia in Guinea, oltre 50 morti per un rigore contestato: caos tra i tifosi durante una finale

La finale del torneo locale si è trasformata in un incubo: una decisione arbitrale ha scatenato l’invasione di campo che ha portato a oltre 50 morti (fra cui alcuni bambini) e centinaia di feriti.
A cura di Ada Cotugno
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Sono immagini drammatiche quelle che arrivano da Nzenekore, la seconda città più grande della Guinea che ha fatto da palcoscenico di una vera e propria strage fra tifosi durante la finale di un torneo fra due squadre locali. Una decisione arbitrale ha scatenato l'inimmaginabile e un rigore dubbio ha causato 56 morti e centinaia di feriti tra le persone che erano andate ad assistere alla partita.

Prima la rabbia, poi la calca e la ressa che ha portato alle conseguenze più tristi. Il mare di sostenitore delle due squadre si è mosso creando caos e delirio, dando vita a una tragedia che purtroppo ha coinvolto anche diversi bambini tra le vittime accertate fin qui dalle autorità locali.

La tragedia dopo il rigore contestato

Tutto è cominciato durante la finale tra la squadra locale e il Labé, culmine di un torneo dedicato al presidente della Guinea. La tensione era altissima e a un certo punto l'arbitro ha concesso un calcio di rigore per la squadra di Nzenekore, fortemente contestato dagli ospiti che si sono opposti immediatamente alla decisione. L'ira ha preso il sopravvento e in un attimo la situazione è degenerata: i tifosi arrabbiati si sono mossi in massa, nonostante le autorità locali abbiano predicato la calma per tutto il tempo.

Non c'è stato niente da fare perché la rabbia è sfociata immediatamente in uno scontro fisico che ha causato oltre centinaia di feriti e 56 morti, fra i quali anche alcuni bambini. Prima c'è stato il lancio di oggetto in campo (pietre e altri oggetti contundenti), poi l'invasione fatale che la polizia ha provato a calmare con il lancio di lacrimogeni, una mossa che non ha fatto che peggiorare la situazione. Il governo locale ha chiesto massima collaborazione e assistenza per aiutare gli ospedali che stanno cercando di curare i feriti mentre continua la conta dei morti con il numero che purtroppo sembra essere destinato a salire.

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