Tra Mancini e la FIGC ora può finire malissimo: Gravina pronto a valutare il risarcimento danni
"In Arabia Saudita per scrivere la storia". Sono state queste le parole di Roberto Mancini dopo le dimissioni da Ct dell'Italia e come nuovo Commissario tecnico della nazionale di Riad. Inizia così una nuova avventura milionaria per il tecnico di Jesi che a cavallo di Ferragosto ha lasciato gli azzurri per poi accasarsi pochi giorni dopo in Arabia. Una situazione surreale e inaspettata per un allenatore come Mancini e che ha spiazzato anche la stessa Federazione. Gabriele Gravina, presidente della FIGC, si è subito dovuto mettere al lavoro per ingaggiare un nuovo allenatore.
La scelta è ricaduta poi su Luciano Spalletti dopo un braccio di ferro col Napoli. Ma che ne sarà di Mancini e della Federazione? Secondo quanto scrive Repubblica nell'edizione odierna, il contratto tra Mancini e la Figc non è ancora stato risolto nonostante la comunicazione delle dimissioni da parte del Ct. Gravina non ha ancora deciso come agire, ma è probabile che voglia percorrere la strada del risarcimento danni per l'addio improvviso del tecnico il cui avvocato avrebbe chiesto, inutilmente, una garanzia di assenza di azioni risarcitorie da parte della Federazione.
Un contenzioso di questo tipo, che inevitabilmente potrebbe portare a una battaglia legale, è l'epilogo peggiore di questa vicenda. Già il fatto di aver dovuto subire le dimissioni improvvise di Mancini dopo avergli consegnato praticamente le chiavi della Nazionale azzurra – con tutta la gestione e il coordinamento delle squadre U19-20 e 21 – è stata dura da affrontare per la Federazione che nel giro di pochissimi giorni ha dovuto trovare un sostituto anche a costo di scontrarsi col Napoli, come è poi stato per la scelta di Spalletti.
Non è ancora chiaro però come voglia agire la Federazione che probabilmente agirà definitivamente dopo il Consiglio Federale. Il contratto di Mancini da ct presentava l’opzione per liberarsi unilateralmente e gratuitamente solo a determinate condizioni, legate al raggiungimento di alcuni risultati sportivi. Ma l'Italia non ha raggiunto il Mondiale e non si è ancora nemmeno qualificata per l’Europeo, quindi per la Fifa, il recesso unilaterale provoca il risarcimento del danno. In caso contrario sarebbe stata infatti la Federazione ad onorare il suo stipendio e pagargli in più un risarcimento. Adesso, visto che è stato Mancini ad andarsene, potrebbe essere seriamente lui a pagare.