Tra i giocatori dell’Argentina c’è anche la guardia del corpo di Messi: non lo molla un attimo
L'Argentina è agli ottavi di finale dei Mondiali in Qatar, dopo aver fatto soffrire i propri tifosi con la clamorosa sconfitta all'esordio con l'Arabia Saudita: le successive vittorie con Messico e Polonia hanno dato il primo posto nel girone all'Albiceleste che sabato negli ottavi di finale affronterà l'Australia, per poi eventualmente sfidare la vincente tra Olanda e Stati Uniti nei quarti.
A 35 anni Leo Messi – finora autore di due gol e un assist nel torneo – appare ben tirato a lucido, sulla scia dell'ottima prima parte di stagione col PSG, e più che mai intenzionato a dare al proprio popolo un'altra gioia dopo la Copa America vinta l'anno scorso. Il fuoriclasse rosarino è il leader maximo di un manipolo di uomini pronto a seguirlo in tutto e per tutto, assecondandolo quando c'è da far cantare il pallone e proteggendolo quando l'atmosfera in campo diventa bollente e qualcuno osa minacciare l'integrità della Pulce o turbare la sua regale serenità.
La compattezza granitica dell'Argentina di Scaloni (che prima della sconfitta con i sauditi era imbattuta da 36 partite di fila) – espressione di una squadra disposta a seguire il proprio condottiero ovunque – è raffigurata in maniera plastica in un suggestivo video che ritrae i giocatori della Selección prima dell'ingresso in campo per giocare il match decisivo con la Polonia. Lo sguardo fermo dei calciatori, il loro incedere lento ma deciso, la disposizione quasi a falange prima della battaglia, raccontano meglio di ogni parola il livello di concentrazione massimale dello spogliatoio albiceleste.
Un battito unisono che ha in Messi il suo catalizzatore. Il capitano è davanti a tutti, fiancheggiato da due uomini non casuali, Leandro Paredes alla sua destra e Rodrigo de Paul dall'altro lato, due scudieri che anche in campo saranno pronti a digrignare i denti qualora qualcuno provasse a fare la grossa con Messi. In particolare de Paul in passato è più volte finito in video virali in cui lo si vede agire da vera e propria ‘guardia del corpo' nei confronti di Leo, al punto che lo ‘scorta' anche al termine delle partite, quando saluta i giocatori avversari o viene assediato dai tifosi per selfie ed autografi.
Una protezione costante quella del centrocampista dell'Atletico Madrid, che peraltro dai filmati in questione sembra essere apprezzata dallo stesso Messi, che si ritrova sempre l'ex Udinese alle calcagna e non fa una piega. Del resto il buon Rodrigo sa bene che in Qatar ha l'occasione della vita per scrivere il suo nome nella storia del calcio qualora vinca il Mondiale con l'Argentina. Un obiettivo che passa obbligatoriamente per i piedi, la salute e la serenità del sette volte Pallone d'Oro, un patrimonio nazionale da preservare ad ogni costo dai malintenzionati.
Qualcuno in passato ha sostenuto che Messi difettasse di leadership, scambiando il suo carattere poco propenso a urlacci e gesti veementi per una mancanza di capacità di incidere in spogliatoio. Basta vedere come si conclude il video che precede Argentina-Polonia per capire che è esattamente l'opposto: Leo si gira, guarda tutti i suoi compagni, trasmette loro la forza del leader e poi corre verso il campo seguito dalla truppa. "Il rispetto verso il più grande in questo video è una follia assoluta", ha scritto a commento del video l'attaccante dell'Udinese Gerard Deulofeu, uno che con Messi ci ha giocato al Barcellona e sa bene di cosa parla.