Totti: “Un giovane come me in questa Roma? Non giocherebbe, sarebbe già stato venduto”

Francesco Totti. L'ex capitano della Roma, dopo la fine del rapporto lavorativo con il club giallorosso, sta pianificando il suo futuro che sembra avere delle coordinate ben precise: l'ex Pupone vorrebbe lavorare nell'ambito dello scouting, ma non chiamatelo "agente". L'ex numero 10 della Roma e della Nazionale, intervistato da Diletta Leotta per la puntata di ‘Linea Diletta' in onda dal 15 gennaio su DAZN, ha svelato i suoi piani per il futuro. Si parla tanto dell'imminente all’apertura della sua agenzia scouting e della sua nuova avventura nel calcio ma lui non si scompone in merito e quando gli viene domandato se nelle sue intenzioni ci sia quella di gestire calciatori arriva la precisazione:
Ma non farò il procuratore, ormai quella è una parola passata. Farei lo scouting: perlustrerei per scoprire qualche giovane promettente.
Uno dei primi talenti messi nel mirino da Francesco Totti per la sua agenzia è Sebastiano Esposito dell’Inter: l’attaccante classe 2002 ha avuto dei colloqui con l’ex Roma e potrebbe essere il primo nome ad entrare nella scuderia dell’ex giallorosso.
Totti: Un giovane come me in questa Roma? Sarebbe già stato comprato
Infine, Francesco Totti ha parlato dell'impossibilità di vedere calciatori come lui, che iniziano e finiscono la carriera in un club, nel mondo attuale e perché è sempre più difficile sperare di trovare nuove "bandiere". Parole amare che fanno capire quanto il calcio sia cambiato in poco tempo e che secondo lui non vedrà più grandi giocatori militare in un’unica squadra. L'ex Pupone ha spiegato che se alla Roma ci fosse un giovane del suo talento non rimarrebbe a lungo nella Capitale:
Se io fossi il procuratore di un Totti venticinquenne? Sicuramente non giocherebbe alla Roma. A venticinque anni già se lo sarebbero comprato. Penso che farebbe fatica a rimanere così a lungo alla Roma.
