Totti torna all’Olimpico dopo due anni e non regge all’emozione: si commuove prima di Roma-Inter
C'è Roma-Inter ma prima del fischio d'inizio del match c'è un protagonista particolare che si è preso l'intera scena dell'Olimpico: Francesco Totti. Il ‘Pupone' non scenderà in campo, ovvio, e non ha nemmeno compiuto qualcosa di particolare: è bastata la sua presenza in tribuna per far scoccare nuovamente la scintilla d'amore e d'affetto che lo lega e lo legherà per sempre al mondo giallorosso. Era da due anni che non si presentava per una gara interna della Roma e quando sul mega schermo è apparso, i tifosi sono esplosi in un boato come ad un suo gol. E di gol poi se ne sono visti, nei filmati mostrati al pubblico che ha rivissuto i tempi magici di quando il capitano deliziava con le sue giocate.
Un momento inatteso, un tributo scontato. Francesco Totti protagonista all'Olimpico in un Roma-Inter come ai vecchi tempi e poco importa se non gioca. Il ‘dieci' giallorosso si è commosso di fronte ad una dimostrazione d'affetto immutata nel tempo, da parte del suo mondo, quello romanista che in un momento così delicato e difficile, si è ritrovato unito nel momento in cui il ‘Pupone' è apparso sul maxi schermo dello stadio. E ha risposto, visibilmente emozionato, contraccambiando affetto ed entusiasmo.
Il pubblico romanista non ha tributato al solo Totti il proprio ricordo. Insieme al ‘Pupo' c'è stato spazio per osannare ‘Capitan Futuro', Daniele De Rossi, sfido ‘scudiero' del dieci, negli anni d'oro alla Roma con uno striscione che li unisce come accadeva in campo: "Totti e De Rossi, simboli del popolo giallorosso, bentornati a casa". Oggi, De Rossi ha scelto altre strade rispetto a Totti: una carriera da allenatore che lo ha visto già diventare campione d'Europa con l'Italia di Mancini e che ora lo ha ripreso nei ranghi federali.
Momenti di gioia sfrenata dunque, all'Olimpico, il tutto in attesa che la gioia continui anche dopo la partita contro l'Inter, un match attesissimo da parte del pubblico romanista che confida in Mourinho e la sua voglia di rivalsa dopo gli ultimi passi falsi. L'arrivo dell'ex squadra che il portoghese guidò al Triplete nel 2010, sembra l'occasione giusta per compiere il classico "delitto perfetto": fermare una diretta concorrente per i posti che contano in classifica e rilanciarsi in campionato gettando al vento facili critiche e polemiche, sempre dietro l'angolo.