Totti rivela il suo segreto: “Roma la amo, ma avrei voluto giocare anche con Milan e Real”
La Roma come suo primo e unico amore di una vita. Il calcio a fare da cornice e lo Scudetto con i giallorossi e il Mondiale vinto con l'Italia nel 2006, tra i suoi più grandi ricordi di una carriera a dir poco trionfale. È la sintesi perfetta dell'intervista che Francesco Totti ha rilasciato al The Guardian parlando del suo passato, presente e futuro. A due anni dall'addio al club giallorosso, l'ex fuoriclasse della Roma e dell'Italia, ha fatto il punto sul suo percorso nel mondo del calcio. Oggi Totti fa il talent scout e non ha più il tempo di pensare ai rimpianti: "Non è da me".
Desideri più che rimpianti, capaci di accompagnarlo per il resto della sua carriera, fino al sofferto addio al calcio giocato. "Non ho mai preso bene quel momento – ha rivelato – Poi col tempo, ragionandoci, ho capito che forse era la cosa giusta da fare". Inevitabile non parlare dello Scudetto vinto nel 2001 con la Roma allenata da Fabio Capello: "La cosa più bella vinta in carriera". Ma c'è stato anche tempo per parlare di un destino che avrebbe potuto riservargli anche altre esperienze calcistiche. "Il Milan è stato l'unico club in cui ho pensato di voler giocare".
Le dichiarazioni a sorpresa di Francesco Totti sul Real Madrid
Una dichiarazione a sorpresa da parte dell'ex capitano della Roma che era stato vicinissimo ai rossoneri all'età di 12 anni prima che i giallorossi decidessero di puntare definitivamente su di lui fino a farlo esplodere. "Le decisioni sono sempre state prese da me, con la mia stessa testa – ha detto – Nonostante i consigli della famiglia. Ero giovane, sapevo di avere tempo". Ma all'età di 30 anni non avrebbe mai pensato che il Real Madrid potesse tentarlo a tal punto da spingerlo a lasciare la sua amata Roma: "Ammetto che in alcuni giorni ero con una scarpa in Spagna e con l'altra a Roma".
Totti rivela il suo segreto: "Ho pensato alla proposta del Real Madrid – ha aggiunto – Ma poi ho scelto col cuore di rimanere a casa ma avrei potuto giocare in un altro Paese, una cosa bella per me e la mia famiglia". Nessun rimpianto, ma solo la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta nel momento giusto. Totti, nella sua autobiografia, appena uscita in inglese con il titolo ‘Gladiator', adesso ha solo un obiettivo: "Trovare giocatori talentuosi e promettenti e ci proverà con tutto quello che ho per fare bene".