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Totti racconta il suo derby di Roma: “Io lo vivevo male, soffrivo”

Il derby tra Roma e Lazio è una partita molto particolare e per Francesco Totti è sempre stata molto sentita. L’ex capitano giallorosso ha parlato al sito della Lega Calcio del modo in cui viveva la stracittadina capitolina: “Per me il derby era una partita particolare, si viveva diversamente da tutte le altre città, io soffrivo molto”.
A cura di Vito Lamorte
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Se pensi al derby di Roma un pensiero non può non andare a Francesco Totti. L'ex capitano della Roma è stato uno dei protagonisti della stracittadina della Capitale per tanti anni ed è stato attore di una rivalità con la Lazio durata 22 anni. L'ex Pupone ha preso parte al sui primo derby il 6 marzo 1994, quando Carlo Mazzone decise di lanciare l'allora 17enne talento giallorosso; e l'ultima volta che è sceso in campo contro i biancocelesti è stata il 4 aprile 2017 quando Totti, in occasione della gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia. Sono 37 le partite giocate in Seria A di Totti contro la Lazio, che è l'avversaria che ha affrontato più volte insieme al Milan; e nel totale sono comprese anche le 7 gare di Coppa Italia: sono 44 i derby della Capitale della sua carriera, più una gara amichevole con cui salirebbe a 45, di cui 17 persi, 15 vinti e 12 pareggiati. L’ex capitano giallorosso ha parlato al sito della Lega Calcio del modo in cui viveva questa partita: "Prima che diventassi giocatore, ero abbonato in Curva ed ero un tifoso malato per la Roma. Per me il derby era una partita particolare, si viveva diversamente da tutte le altre città, io soffrivo molto".

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Francesco Totti con 16 vittorie, di cui 13 in campionato e 3 in coppa, è il giocatore ad aver vinto più derby capitolini ma è anche il calciatore che ne ha perso di più (17, di cui 13 in Serie A e 4 in Coppa Italia). Il numero 10 più acclamato dal popolo giallorosso negli ultimi anni ha raccontato il suo rapporto con il derby: "La città di Roma ti porta a questo rapporto tra giocatori e tifoseria, tra me e loro c’era amore reciproco e diverso e la vivevo diversamente dagli altri giocatori. Venti anni fa, se ne parlava almeno 3-4 mesi prima. C’era chi preferiva vincere i due derby anziché lo scudetto. Chiaro che se vinci derby e scudetto è la ciliegina sulla torta, ma l’importante era non uscire sconfitti. Se però perdevi il derby dovevi aspettare quello di ritorno perché era complicato vivere a Roma”.

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