Totti: “Io e la Roma siamo destinati a ritrovarci. Friedkin? Aspetto il suo invito per un caffè”
Dopo aver annunciato l'uscita del docufilm a lui dedicato, Francesco Totti è tornato a parlare della Roma. L'ex capitano lo ha fatto in un'intervista rilasciata a ‘La Repubblica', nella quale ha anche analizzato i suoi primi mesi di lavoro da scout e commentato l'arrivo del nuovo proprietario americano. "È naturale pensare che prima o poi io e la Roma ci ritroveremo – ha spiegato Totti – Ma i tempi non li detto io, e soprattutto non aspetto che succeda seduto a far niente sul divano di casa. Malgrado tutto, il rapporto con il CEO Guido Fienga è rimasto ottimo. E sul fatto che la Roma gradisca avermi come interlocutore quando si tratta di assistere un giovane e di fare il suo bene nel senso più ampio, beh… l’ho notato anch’io. Con piacere, naturalmente".
L'errore di Pallotta
"Quando incontrerò la famiglia Friedkin? Quando mi inviteranno a prendere un caffè e sinceramente penso che succederà, anche se al momento non c’è stato alcun contatto". Ormai archiviato il dolore per il traumatico addio prima da calciatore poi da dirigente, Totti ha dunque teso una mano al nuovo patron giallorosso: "Dan Friedkin ha capito in fretta la cosa fondamentale: a Roma la proprietà dev’essere fisicamente presente, e l’annuncio che il figlio Ryan verrà a vivere qui va nella giusta direzione – ha aggiunto l'ex numero 10 – Pallotta ha commesso degli errori perché decideva in base a notizie riportate. Il proprietario deve viverle in diretta".
La nuova passione di Totti
In attesa di capire se ci sarà l'incontro con Friedkin e se ci saranno le condizioni per un suo clamoroso ritorno, il ‘Pupone' si gode intanto la sua nuova avventura: "Mi sono reinventato una vita professionale interessante e piacevole. Lavoro con vecchi amici: Candela segue la Francia, Aldair il Sudamerica. Assieme cerchiamo ragazzi con qualità di base notevoli, e spieghiamo loro la mentalità che porta al vertice. I contratti vengono dopo, sono una conseguenza, io ti dico come devi vivere per meritarteli, ed è abbastanza normale che se glielo assicura Totti un ragazzo ci crede. Questo vuol dire che non brucio dall’esigenza di cambiare, ho trovato un’altra cosa che mi appassiona".