Totti e Tudor, ‘4 e a casa’ durante Roma-Juventus: tutto iniziò da una gomitata
Quando si parla di Roma-Juventus, è impossibile soprattutto in casa giallorossa non pensare al match dell'8 febbraio 2004, quando la squadra all'epoca allenata da Fabio Capello rifilò un sonoro 4-0 a quella bianconera di Marcello Lippi. Una sfida divenuta celebre anche per il gesto di capitan Totti all'avversario Tudor, quello del "4-0 e a casa". Una scena che a distanza di anni è rimasta indelebile e che i protagonisti hanno poi spiegato nelle stagioni successive.
Roma-Juventus e il 4-0 e a casa di Francesco Totti a Igor Tudor
Una prestazione eccezionale permise nella stagione 2003/2004 alla Roma di stendere la Juventus all'Olimpico con il perentorio risultato di 4-0. La seconda della classe capitolina guidata da Fabio Capello ebbe la meglio nello scontro diretto sulla terza, grazie alle reti di Dacourt, Totti e Cassano (doppietta). Il Pupone che sfiorò anche un eurogol eccezionale, fu il protagonista nei minuti finali di un gesto passato alla storia. Dopo l'espulsione di Montero, reo di un calcione al numero 10, quest'ultimo si girò verso Igor Tudor e dopo avergli indicato con la mano di stare zito, mimò un 4-0 e a casa divenuto memorabile.
Perché Totti fece il gesto del 4-0 e a casa a Tudor, il racconto ad Alessandro Del Pieto
Cosa successe all'epoca in campo? E perché Totti se la prese con il difensore croato. Nelle dichiarazioni dell'epoca la bandiera giallorossa dichiarò: "Se l'ho fatto, non è perché sono pazzo. C'era un motivo, lo sa Tudor e lo so io. Alex parla così perché non sa, ma tra me e lui non ci sono problemi. Io volevo sdrammatizzare, ma tutto quello che faccio viene preso sul serio: come mi muovo sbaglio".
Recentemente in una diretta Instagram con Alessandro Del Piero durante il lockdown, Totti è tornato a parlare dell'episodio raccontando quanto accaduto all'amico e avversario di tante battaglie, con il quale ha condiviso la vittoria del Mondiale 2006. All'ex Juve che ha ammesso di aver rosicato e non poco, l'ex numero 10 della Roma ha dichiarato: "T’ho portato rispetto e non l’ho fatto a te perché non mi sarei mai permesso. Per rispetto, perché eri il capitano della Juventus e perché siamo amici. L’ho fatto a Tudor perché m’ha dato una gomitata sul muscolo e mi si era addormentato tutto il braccio. Ti giuro un dolore atroce, mi veniva da piangere. Dopo ci siamo incrociati di nuovo, mi è capitato sotto e sai che sono abbastanza ironico e istintivo, m’è venuto quel gesto. Lo vidi dopo, e in conferenza c’era mister Lippi. M….a come ha rosicato, mi ha detto ‘ questi gesti non si fanno’. Gli ho detto ‘dai mister sta bono”, per una volta che vincevo. Sono cose da campo poi finita la partita amici come prima".
Tudor e il bacio a Totti
Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora, e Igor Tudor domenica sera tornerà all'Olimpico per Roma-Juventus in una nuova veste, quello del secondo di Andrea Pirlo tecnico bianconero. Dall'altra parte non ci sarà invece Francesco Totti che sta vivendo una nuova vita da talent scout ma potrebbe tornare a far parte della dirigenza della nuova Roma di Friedkin che dovrebbe incontrare a breve. Il secondo allenatore della Juventus tornò sulla vicenda durante l'inizio della sua avventura in panchina all'Udinese, spegnendo le polemiche: "Cose da campo, di 20 anni fa. Se resto qui il prossimo anno e gioco contro la Roma, quando lo vedo gli do un bacio. Totti è uno dei più forti di sempre”.