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Tottenham, Mourinho spiega la sconfitta con l’Everton: “Giocatori un po’ pigri’

Al termine della gara persa contro l’Everton di Ancelotti, il tecnico degli Spurs ha tentato di spiegare il primo flop stagionale: “Nella ripresa i miei attaccanti sono stati un po’ pigri nel pressing e questo ha creato una situazione di disequilibrio. Tra pochi giorni abbiamo però una partita da dentro o fuori e non c’è tempo per piangere o lamentarsi”.
A cura di Alberto Pucci
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Il primo flop stagionale del Tottenham di José Mourinho, è una delle notizie più importanti pubblicate sui tabloid nelle ultime ore. La squadra del tecnico portoghese è stata infatti battuta in casa 1-0 dall'Everton di Carlo Ancelotti. Al termine della sfida del primo turno della nuova Premier League, Mourinho non ha nascosto la sua delusione davanti ai giornalisti: "Nel primo tempo abbiamo avuto dei bei momenti e abbiamo creato delle buone occasioni. Nella ripresa i miei attaccanti sono stati un po' pigri nel pressing e questo ha creato una situazione di disequilibrio nel resto della squadra".

Nonostante una prima parte di gara controllata dagli Spurs, che sono andati vicini al vantaggio in un paio di occasioni, dopo la rete di Calvert-Lewin Harry Kane e compagni sono di fatto spariti dal campo e non sono riusciti a recuperare il risultato: "Alcuni dei miei giocatori non sono in forma e non hanno avuto modo di fare preparazione estiva – ha aggiunto Mourinho – Altri hanno invece avuto difficoltà da un punto di vista fisico per una pre-season difficile. Comunque complimenti al mio collega Carlo per la vittoria".

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Mourinho e la trappola del preliminare di Europa League

Atteso dal secondo turno preliminare di Europa League, contro la formazione bulgara della Lokomotiv Plovdiv, il manager del Tottenham ha poi cercato di rasserenare il clima dopo questo inatteso ko in campionato: "Come cercherò di motivare i miei ragazzi dopo la sconfitta? Parlando e dicendo a loro cose che non posso ovviamente dire in televisione. Non abbiamo tanto tempo per pensare e dobbiamo continuare a lavorare – ha concluso lo ‘Special One' – Tra pochi giorni abbiamo una partita da dentro o fuori e non c’è tempo per piangere o lamentarsi".

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