Totò Schillaci racconta il dramma del tumore: “Non ho più il retto, vorrei continuare a vivere”
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/27/2023/03/toto-schillaci-1-1200x675.jpg)
Salvatore Schillaci è nell'immaginario collettivo il bomber immortale dei Mondiali di Italia '90: l'attaccante siciliano, allora in forza alla Juventus, non era destinato a giocare titolare nella squadra di Vicini, ma nel corso del torneo divenne uno dei simboli assieme a Roberto Baggio di quella meravigliosa Nazionale che fu battuta in semifinale dall'Argentina di Maradona e poi si piazzò terza vincendo la finalina contro l'Inghilterra grazie proprio alle reti dei due attaccanti.
![Totò Schillaci in azione ai Mondiali di Italia '90](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/27/2023/03/GettyImages-1625952-1678360699114.jpg)
Dopo il ritiro dal calcio giocato, Totò ha vissuto diverse vite, venendo eletto come consigliere comunale a Palermo nel 2001 (ma dimettendosi due anni dopo) e poi tornando ad essere un volto noto della TV grazie alla partecipazione al reality ‘L'isola dei famosi', dove si classificò terzo. Da allora Schillaci non è mai sparito dagli schermi, tra la partecipazione ad un film e qualche apparizione televisiva. Adesso lo rivedremo su Sky come concorrente assieme alla moglie Barbara della nuova edizione di ‘Pechino Express': una rivincita sulla vita dopo la botta della diagnosi di tumore all'intestino che gli ha fatto passare momenti terribili.
"Il mondo mi è caduto addosso – racconta ricordando la notizia che lo gettò nello sconforto nel gennaio dell'anno scorso – sono andato in depressione, avevo paura di morire. In mente mi è venuto di tutto, ma fortunatamente questo brutto male era circoscritto al colon, non ha danneggiato altri organi ed è stato tolto. Non ho più il retto e lo sfintere. Però tra morire e avere questi problemi, meglio qualche piccolo problema".
![Schillaci oggi, a 58 anni](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/27/2023/03/Screenshot-2023-03-09-alle-12-1678360793043.jpg)
Nelle parole dell'ex bomber palermitano si avverte la paura di chi sa che non può comunque abbassare la guardia: "Sono stato operato due volte, poi a distanza di sei mesi mi hanno trovato una piccola macchiolina sulla cervicale, me l'hanno bruciata una settimana fa con la radioterapia e oggi ho i controlli per sapere se tutto è a posto. Ma mi sento bene, vorrei continuare a vivere. E l’esperienza di Pechino Express, girato in India, mi ha dato nuovo coraggio e forza: nonostante le difficoltà la vita va avanti".
Anche Schillaci non è rimasto insensibile all'allarme lanciato da Dino Baggio su una possibile correlazione tra le morti ‘sospette' di tanti giocatori e l'abuso di farmaci nel calcio italiano di qualche anno fa: "Prendevamo qualsiasi cosa ci davano, ma sotto controllo medico – spiega al Corriere della Sera – Collegare queste malattie al passato? Non ci voglio nemmeno credere, spero non sia così e voglio avere fiducia nei medici".
Totò spende parole bellissime per la moglie Barbara, bastone insostituibile che lo ha sorretto durante la battaglia al tumore: "È stata il mio medico personale, in tutto. Mi è stata sempre vicino: non volevo uscire, ero depresso, ho sofferto, ho avuto dolori. Lei c'era, mi ha preso per i capelli e mi ha detto di riprendermi la mia vita. È stata una guerriera, mi ha tenuto in piedi. Ero perplesso sul partecipare a Pechino Express perché mi ero appena ristabilito dal tumore, ma le rassicurazioni dei medici e la volontà di mia moglie hanno fatto la differenza. Non sono partito in condizioni ottimali, ma lo spirito di adattamento non mi è mai mancato".