Torino, la disperazione corre sui social: i tifosi chiedono alla Red Bull di comprare il club
La grave situazione del Torino, attualmente ultimo in classifica insieme al Crotone, non è certamente di buon auspicio per il nuovo anno in arrivo. Reduce dal pareggio con il Bologna e da un filotto di risultati deludenti, la squadra di Marco Giampaolo è infatti in crisi, nel mirino della critica e ormai presa di mira in maniera sarcastica anche dallo stesso popolo granata. In guerra aperta con Urbano Cairo ormai da tempo, i tifosi del Toro hanno infatti lanciato un particolare invito sui social network e chiamato in causa la Red Bull: azienda famosa per la sua bevanda energetica e per i suoi innumerevoli interessi anche nel mondo dello sport e del calcio.
Nelle scorse ore, molti tifosi hanno infatti chiesto alla nota azienda austriaca di rilevare il club granata e trasformarlo in Red Bull Torino: un appello che ha sfruttato la spinta mediatica di Twitter e dei due hashtag creati ad hoc (#RBTorino e #RedBullTorino). Quello che sembrava un semplice scherzo, si è così trasformato in un ‘tormentone' che ha coinvolto molti follower della società piemontese: già in ‘allarme' qualche anno fa, quando era circolata davvero l'indiscrezione di un presunto interesse del famoso brand per il club granata.
La richiesta a Donald Trump
Gli utenti che hanno partecipato a questo grande appello alla Red Bull, non si sono però fermati a condividere gli hashtag e a lasciare il loro commento. In molti hanno infatti dato il loro contributo con rivisitazioni grafiche di logo e maglietta del Torino: tutte ovviamente ripensate con il doppio toro rosso in bella evidenza. Prima della richiesta alla Red Bull, qualcuno si era spinto addirittura più in la e aveva chiesto l'aiuto dell'ormai ex 45° presidente degli Stati Uniti: "Mister Trump: vuole comprare il Torino? Si tratta di una gloriosa società di calcio italiana, ma ora c’è un presidente che non va bene, uno che non mantiene le promesse, uno che non vuole investire. Ha distrutto la nostra storia, la nostra leggenda. Noi sogniamo nuovi orizzonti di gloria, vogliamo un nuovo presidente, noi vogliamo lei!".